Giovedì 16 febbraio 2023
Bisognerebbe prendere esempio dalle Olgettine. Dico sul serio.
La storia è nota: ci sono qualcosa come un centinaio di ragazze che, nel tempo, hanno accettato una interessante offerta di lavoro, ovvero partecipare a delle feste private convocate da un ricco signore al vertice del potere in Italia. Chi non accetterebbe una simile offerta?
Peccato che accada un incidente: quando una di queste ragazze viene “casualmente” fermata dalla polizia, il ricco signore si scomoda di persona per farla rilasciare da poliziotti che non vogliono certo mettersi nei guai.
Di lì è cominciata la saga delle feste eleganti, di Ruby Rubacuori la nipote di Mubarak, delle olgettine e del lettone di Putin che ha tenuto occupati gli italiani per una quindicina d’anni. Con un punto, al centro: ci fu sesso tra Berlusconi e Ruby? E se ci fu, sapeva B. che Ruby era minorenne? Nessuno l’ha mai provato, e d’altra parte la stessa Ruby l’ha sempre negato. Di qui, le prime assoluzioni.
Ma rimaneva un terzo filone: la procura di Milano sosteneva che le ragazze avevano dato falsa testimonianza, perché avevano ricevuto soldi da B. per tenere la bocca chiusa. E questo è un reato: corruzione in atti giudiziari, in quanto le ragazze erano testimoni e quindi un reato piuttosto grave, capace ancora di ferire a morte il vecchio libertino.
E invece no: tutti assolti, perché l’accusa non stava in piedi. Il brillante avvocato Franco Coppi si è limitato a far sapere alla Corte che – riprendo dalla cronaca di Giulia Merlo su “Domani”:
“Berlusconi aveva sì pagato le ragazze, per un atto di liberalità - secondo lui - e corruttivo, secondo la procura, ma lo aveva fatto in una fase in cui ancora non erano testimoni. Dunque la procura aveva sbagliato l’ipotesi di reato, perchè per essere accusato di corruzione in atti giudiziari Berlusconi avrebbe dovuto corrompere persone che già avevano assunto la qualità di testimoni, quindi di pubblici ufficiali”.
Fine, tutti contenti, sembra. Ma le vere vincitrici sono le ragazze. Pensate: invitate a confessare, a testimoniare, a fare la spia, sono sempre rimaste unite, dando prova di solidarietà non comune, come quella che una volta c’era tra i metalmeccanici o i minatori.
E dire che non avevano particolare coscienza di classe, molte non si conoscevano, fra loro, provenendo dalle vite più diverse.
Eppure, sono rimaste unite e così facendo ci hanno guadagnato tutte.
Dicono tutti che oggi “fare sindacato” è sempre più difficile: i padroni frammentano, i lavoratori non hanno più momenti di aggregazione…
Beh, la CGIL potrebbe prendere esempio dalle Olgettine che sono riuscite a trasformare un’orgia in un sindacato.
Nota:
Una possibile colonna sonora per questa storia ce la suggerisce Donald Fagen, con una delle canzoni più belle del suo album del 1982, The nightfly. La canzone s'intitola Ruby baby. Ecco le parole.
Ho una ragazza, il suo nome è Ruby
I got a girl and Ruby is her name
Lei non mi ama, ma io la amo lo stesso
She don't love me, but I love her just the same
Ruby Baby, come ti voglio
Ruby Baby how I want you
Come un fantasma ti perseguiterò
Like a ghost I'm gonna haunt you
Ruby Baby, quando sarai mia?
Ruby Baby when will you be mine?
Ogni volta che ti vedo baby il mio cuore piange
Each time I see you baby my heart cries
Ti porterò via da tutti quei ragazzi
I'm gonna steal you away from all those guys
Dal giorno di sole in cui ti ho incontrato
From the sunny day I met you
Ho scommesso che ti avrei preso
Made a bet that I would get you
Ruby Baby, quando sarai mia?
Ruby Baby, when will you be mine?
Ho una ragazza e si chiama Ruby
I got a girl and Ruby is her name
Darei il mondo solo per infiammarle il cuore
I'd give the world just to set her heart aflame
Ho anche un po' di soldi
Got some lovin' money too
Ti darò tutto
Gonna give it all to you
Ruby Baby quando sarai mia
Ruby Baby, when will you be mine?