Giovedì 23 febbraio 2023
Nel maggio del 1945, in Baviera, mentre Hitler si suicidava a Berlino, l’esercito americano entrava nel campo di sterminio di Dachau, nella linda campagna tedesca risparmiata dalla guerra e trovò l’impianto funzionante: i funzionari nazisti non avevano avuto ancora l’ordine di smettere e quindi era business as usual. Nei giorni surreali che seguirono, gli americani portarono gli abitanti dei paesi vicini a prendere visione dei cadaveri, dei forni, dei vagoni in cui i corpi erano stati gettati, e chiesero loro di rendere ragione del loro silenzio e della loro complicità.
Non avevano intuito niente, di che cosa succedeva lì? Non avevano sentito odore di carne bruciata? Il fumo dei camini? Davvero gli ufficiali nazisti mandavano loro le camicie da stirare? Sì, sì. Ma non sapevamo… Ah, se solo avessimo intuito. Gli americani li filmarono, e alcune donne piangevano.
Sempre in quelle terre, e appena poche settimane prima, un raro reportage testimoniava di un comizio dai una funzionaria nazista che esortava gli abitanti a resistere all’invasore russo alle porte e assicurava che il Führer sarebbe stato sempre con loro e se le cose avessero dovuto andare male davvero, avrebbe provveduto a distribuire a tutti una pillola per assicurare al suo popolo una buona morte.
Torniamo ai nostri giorni, con Giorgia Meloni che visita Bucha e Irpin e le scendono le lacrime; Putin che annuncia che la Russia degli antenati non morirà e che le famiglie dei soldati morti (duecentomila ormai, si dice) saranno aiutate; e che se proprio andrà male tirerà la bomba; e intanto il suo macellaio al fronte accusa i generali di tradimento perché i suoi soldati muoiono come mosche… E poi Zelensky che finalmente sbotta contro l’importante politico italiano e quello si giustifica: no, no, ho patito anch’io, anch’io sono stato sfollato….
E nel vasto coro - chi invoca la pace, chi invoca la Cina – sembra però esserci coscienza che siamo arrivati alla fine della “season one”. Ci sarà una “season two”? Sarebbe meglio di no, così almeno i più giovani un giorno potranno fare ai loro genitori la famosa domanda: papà, ma tu che cosa stavi facendo quando c’era la guerra?
Di
| ADD Editore, 2016Di
| Einaudi, 2014Di
| Mondadori, 2017Potrebbero interessarti anche
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