Diario di bordo

L'onda che sale

Lunedì 27 marzo 2023

È stata una domenica di importanti dichiarazioni, globali e impegnative. 

Vladimir Putin è reduce da un imperiale incontro a Mosca con Xi Jinping.
I due hanno delineato “un nuovo ordine mondiale”, ma forse Vlad– copyright Adriano Sofri per il Foglio - “più che Pietro il Grande è apparso come il benzinaio di Xi” - ha annunciato che di qui a pochi giorni piazzerà armi nucleari tattiche in Bielorussia, con tutto l’armamentario necessario per colpire l’Europa. Per spiegare meglio il concetto, ha aggiunto che la NATO ha ormai oltrepassato “la linea rossa” e che sta mettendo insieme un “asse” come fu quello tra “Germania, Italia e Giappone”: insomma, lui combatte il nazifascismo.

Donald Trump ha fatto la sua prima uscita per la campagna presidenziale 2024, a Waco, Texas, dove è atterrato dal “Trump Force One” che ha sparso petali di fiori sulla folla.
Ringhioso, incattivito, non ha parlato altro che di sé stesso. Si è detto vittima di una “caccia alle streghe” e ha chiesto ai suoi di rieleggerlo per vendicarlo.
Non un vasto programma, come si vede.

La cosa curiosa è che il "combattente contro il nazifascismo" Putin, sulla cui testa pende un mandato internazionale di arresto per crimini di guerra, conta molto sulla rielezione del suo amico Trump, afflitto da una campagna denigratoria organizzata dai comunisti.

Benjamin Netanyahu invece ha parlato poco. Ma, con una sola riga, ha licenziato il suo ministro della Difesa, Yoav Galant, che aveva osato mettersi contro di lui facendosi portavoce dei riservisti che chiedono democrazia. Brutto segno, perché l’esercito di Israele è l’anima morale del Paese e Netanyahu ha deciso di sfidarla.
Si sta mettendo sulla stessa strada di Putin e Trump?

Altri capi della terra, per esempio Macron, ieri non hanno parlato.
Meglio così, per tutti. Se gli scappa una frase come quella di Maria Antonietta sulle brioches, si mette davvero male.
L’ha capito anche Re Carlo III, che non vorrebbe finire in un contesto di Bastiglie e ghigliottine virtuali, ed ha saggiamente annullato la visita in Francia.
Importante è non trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

Libri per approfondire

Venti di protesta. Resistere ai nemici della democrazia

Di Noam ChomskyDavid Barsamian | Ponte alle Grazie, 2018

I nemici intimi della democrazia

Di Tzvetan Todorov | Garzanti, 2017

La democrazia dei signori

Di Luciano Canfora | Laterza, 2022

Sparta e Atene. Autoritarismo e democrazia

Di Eva Cantarella | Einaudi, 2021

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