Martedì 21 marzo 2023
È uno di quei giorni in cui tutto si muove, davvero.
E anche i ricchi piangono, sempre che il loro sacco lacrimale esista ancora, eventualità purtroppo molto dubbia. Ecco una breve rassegna.
A Mosca uno spaventato ex uomo forte, ladro di bambini, ricercato per crimini di guerra si incontra con il wanna be dittatore supremo del Nuovo Ordine Mondiale e i due non si capisce bene che cosa si siano detti, ma non devono essere state cose belle, a giudicare dalle facce (quella di Putin a Mariupol, poi, era particolarmente lugubre).
A Parigi, il governo del presidente Macron si è salvato per appena nove voti da un voto di sfiducia e ha ottenuto che la riforma delle pensioni, che la maggioranza del paese trova arrogante e ottusa, diventi legge. Ha vinto lui? Non sembra, a meno che voglia trasformarsi in una delle tante farse di Napoleone che la Francia periodicamente propone. Sono programmati vasti scioperi, mancherà la benzina, la monnezza arriva ai primi piani, i poliziotti sono di nuovo in azione sui boulevard. E, se non basteranno gli scioperi, ci sarà un referendum. Che farà Macron? Un uomo saggio ritirerebbe la legge, peraltro inutile. Ma c’è l’orgoglio, e su quello non si passa.
In Israele, stessa situazione. In un paese in guerra, il popolo, da ben dieci settimane, manifesta contro Netanyahu e i suoi progetti dittatoriali.
Le ultime notizie dicono che lì, forse, vinciamo noi… ci sono crepe nel governo. Se così fosse, sarebbe la più grande vittoria della democrazia nel mondo di oggi.
Dell’Italia non parliamo, perché davvero non c’è molto da dire. Stiamo volando basso.
In America invece siamo nel regno del kitsch. Tutto è pronto per l’arresto (virtuale) dell’ex presidente Donald Trump, l’icona del populismo che in Italia piaceva molto ai nostri attuali governanti. Trump ha chiesto ai suoi seguaci - però mollicci finora – di fare qualcosa per lui. Mah. Ha anche convocato un comizio a Waco, Texas dove trent’anni fa l’esercito fece una strage per sconfiggere una setta di fanatici bellicosi. Non si capisce se Trump sta con l’esercito o con i fanatici.
Comunque, sarà un bello spettacolo.
Di
| Einaudi, 2021Di
| Feltrinelli, 2013Di
| Castelvecchi, 2019Di
| Luiss University Press, 2019Di
| Il Mulino, 2019Potrebbero interessarti anche
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