I numeri sussurrano qualcosa

Martedì 14 giugno

Giornata di numeri inaspettati, adatti ai tempi volatili e un po’ paurosi che stiamo vivendo. 

Wall Street ieri era in caduta libera; i giganti digitali soffrono e sembrano aver finito la loro corsa, ma chi soffre ancora di più sono le criptovalute, di cui devo confessare non ho mai capito niente. E però noto che anche i più importanti analisti finanziari non ci capiscono niente. Qualcuno dice che il crollo dei bitcoin anticipa il crollo mondiale dell’economia.
Ma noi non ci crediamo, vero?

Leggo su “The Guardian” che un importante e rispettato istituto inglese prevede che entro la fine del 2022 il 15 per cento dei milionari russi censiti come tali, che equivalgono a 15.000 persone reali, decisamente stufi di Putin - lascerà il paese (portandosi dietro i soldi), per rifarsi una vita, non credendo alla reincarnazione di Pietro il Grande.
Destinazione primaria, gli Emirati; poi, naturalmente Stati Uniti e Gran Bretagna (che però sono in ribasso), Israele, che attrae i tecnologici, Malta (che offre passaporti e ponti d’oro), e le isole Mauritius, che si apprestano a diventare un luogo in cui la maggior parte delle persone che incontri per strada sono milionari. Beati loro che riescono a salutare la Russia dal finestrino dell’aereo, e che non hanno figli al fronte.

L’Italia sa essere fantastica: cinica e brutale. In un solo giorno ha distrutto il futuro di Matteo Salvini – la storia del biglietto aereo per Mosca pagato in rubli l’ho trovata esilarante - ha distrutto un trentennio di antimafia in Sicilia, che credeva di vivere di rendita e ha polverizzato il movimento Cinque Stelle, che è pur sempre il partito di maggioranza in Parlamento.  
Mica male, per delle elezioni locali!!

Ultimi numeri, unico sollievo della giornata. I “Warriors” hanno battuto i “Boston Celtics” con la solita, superlativa prestazione di Steph Curry.
I numeri non ve li sto a snocciolare: è il più grande giocatore della storia del basket.