Diario di bordo

La Cina, sempre più vicina

Lunedì 28 novembre

Le notizie dalla Cina ci arrivano mentre siamo in un dormiveglia che è un po’ ucraino, un po’ ischitano, un po’ qatarino...
Sono immagini - veloci e tremolanti - di manifestazioni con decine di migliaia di persone e di scioperi nelle fabbriche più grandi del mondo.
Sembra impossibile ma la Cina intera è in ebollizione, la stessa Cina che conoscevamo solo per Hong Kong e Taiwan.

È successo che nella regione autonoma del Xingjiang (la terra degli islamici uiguri che il partito comunista cinese perseguita), in un palazzo della capitale, Urumqi, si è sviluppato un incendio. Gli inquilini non hanno potuto mettersi in salvo perché “sigillati” dalle severissime norme “Covid Zero” imposte da Xi Jinpin. Per le stesse ragioni, i vigili del fuoco ci hanno messo troppo ad intervenire. Almeno 10 morti, ai confini occidentali di un paese immenso. Eppure quella notizia ha provocato manifestazioni (grosse) a Shangai e a Pechino, ha mosso i campus universitari di mezza Cina e si è unita agli scioperi operai della Foxconn, dove vengono assemblati i laptop e gli iPhone con cui tutto il mondo comunica.

E poi, dalle scarne cronache dei giornalisti stranieri che riescono a sfuggire alla censura (un giornalista della BBC è stato arrestato) si sentono gli slogan dei manifestanti che – di nuovo – ci riportano in un mondo onirico. Attaccano direttamente Xi “non sei un imperatore!”, “dimettiti”, “vogliamo democrazia, schede elettorali, non un partito unico” “libertà di espressione!” e, cosa che rimanda a nostre vecchie memorie: “servire il popolo!” “potere al popolo”…

Che cosa stia succedendo in Cina nessuno lo sa, ma tutti notano che è la prima volta dopo decenni che si svolgono manifestazioni di piazza; e sembra che siano destinate ad aumentare, non a scemare. Finora il governo ha scelto di non intervenire, e di non parlare; né allentare le misure di lockdown, né reprimere le manifestazioni.
Quanto durerà?

Un nome che tutti ricordano comincia a circolare. Rimanda all'estate del 1989 e ad uno degli avvenimenti più importanti del Novecento: Tienanmen.    

Potrebbero interessarti anche

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente