Arrivi e partenze

Sydney Sibilia torna al cinema con "Mixed by Erry"

Questa storia non l'ho trovata: è con me da quando sono nato

Sydney Sibilia

Sydney Sibilia ha fatto un film di cassetta
Attenzione: l'amatissimo autore del ciclo di Smetto quando voglio (al primo, fortunatissimo capitolo hanno fatto seguito Masterclass e Ad honorem) non ha deciso di rinnegare sé stesso perseguendo un facile successo commerciale col suo ultimo film.
No, Sibilia ha proprio fatto un film di cassette musicali
Nella storia - incredibile e verissima - narrata in Mixed by Erry ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso il Sybilia touch proverbiale e riconoscibile nel panorama (a volte un po' asfittico ) della nuova commedia italiana: leggerezza, ritmo, mano sicura nel dirigere gli attori e - last but not least - una nota dolceamara che nel  rende ancor più bello e vero il riso che la precede o la segue. 

Mixed by Erry (Blu-ray)
Mixed by Erry (Blu-ray) Di Sydney Sibilia

Una storia di passione e sogni che da un basso di Napoli diventa un’incredibile avventura internazionale. Nel magico capoluogo campano degli anni ’80, dove Maradona è una divinità, Enrico “Erry” Frattasio trasforma i mixtape che fa per i suoi amici in un impero

La storia di cui parliamo con Sydney, inaugurando con questa intervista un nuovo format ideato e realizzato assieme agli amici di MyMovies, è ricca di riferimenti a un contesto storico che è bello riscoprire attraverso i segni che ha espresso e i suoi sogni che l'hanno attraversato.

La sceneggiatura, ispirata da libro Mixed by Erry. La storia dei fratelli Frattasio, ritrae la Napoli degli anni '80, la città di Maradona, Pino Daniele e Massimo Troisi, viene rievocata in Mixed by Erry in modo convincente, fresco e mai stucchevolmente agiografico. 

Mixed by Erry. La storia dei fratelli Frattasio

I fratelli Frattasio, protagonisti della più grande impresa di pirateria musicale su cassetta e cd si raccontano, per la prima volta, a Simona Frasca, musicologa e giornalista musicale. I fratelli Frattasio, protagonisti della più grande impresa di pirateria musicale su cassetta e cd si raccontano, per la prima volta, a Simona Frasca, musicologa e giornalista musicale. La vera epopea del falso musicale che ha riempito di musicassette marchiate Mixed by Erry le bancarelle di mezza Italia. Tra gli anni Ottanta e Novanta non c’era un solo angolo di strada al di sotto del Garigliano che non avesse uno “spacciatore” delle loro musicassette. E non c’era una sola persona che non ne avesse in casa almeno una, inclusi i magistrati che in seguito, dopo l’arresto nel ‘97, processeranno i fratelli Frattasio, in arte Mixed by Erry, per contraffazione. Ancora oggi decine di migliaia di persone le custodiscono gelosamente, le duplicano e ne parlano sui social e siti dedicati.

Ma, come le cassette tarocche immesse sul mercato da Erri negli anni '80, anche la ricostruzione operata da Sibilia è talmente convincente da indurre nello spettatore il pensiero che se pure un originale c'è mai stato, non doveva poi essere molto migliore di questa copia. 
Eh sì. Questa è una storia in cui si sparigliano le carte, e si getta uno sguardo nuovo - proprio perché destinato a posarsi su un momento di cui avevamo dimenticato l'esistenza - su un fenomeno attualissimo: quello della pirateria

Erry è stato, con la sua non-così-piccola industria a conduzione familiare, un vero precursore degli startupper che avrebbero fatto base nei garage della Silicon Valley oltre vent'anni dopo. Altro che Napster! Altro che Sean Parker! Dai vasci di Forcella, questo ragazzo che voleva solo fare il DJ e finì per diventare l'artefice di un vero e proprio fenomeno economico e di costume, se la dovette vedere con tutte le difficoltà che derivavano dal voler clonare dei prodotti fisici come le musicassette, su scala industriale. 
E questo è per inciso un bel valore aggiunto, per il film: mostrare alle generazioni più giovani come la musica, che oggi non associamo a un supporto materiale fruendone principalmente attraverso le piattaforme di streaming mp3, è stata a lungo qualcosa che si poteva acquistare, far circolare, regalare, ri-copiare...

A rendere tutto brioso, ritmato e vivissimo è un cast di attori giovani e affiatati: a Luigi D’Oriano, Giuseppe Arena e Emanuele Palumbo tocca il compito di disegnare le geometrie sghembe e guizzanti che corrono fra i tre fratelli Frattasio, che definire vilains proprio non sarebbe giusto.
Benché in Erri e i suoi fratelli alligni la consapevolezza di star facendo qualcosa di non esattamente trasparente dal punto di vista legale, infatti, a guidare la loro impresa è un entusiasmo degno di miglior causa. 
La musica era davvero la loro passione, e quello di Mixed by Erry divenne un marchio talmente conosciuto e apprezzato da permettere ai tre di aprire perfino un negozio (!) nel quale smerciare migliaia e migliaia di cassette, come fosse pesce fresco o frutta di stagione.
Il film, per inciso, trova bei momenti di cinema, nel mostrare questo approccio al lavoro molto pragmatico e per nulla ideologico: un lavoro ben fatto, se è vero che a Napoli e in tutta la Campania, per un lungo periodo di tempo, prosperarono anche le cassette che piratavano quelle già piratate da Erry! 
Pirateria al quadrato, insomma, che finiva per diventare una realtà completamente inserita in un tessuto sociale.
Ma se ogni doppia negazione produce un'affermazione, possiamo dire che il falso di un falso finisce per diventare un originale?

Sofismi? Forse, ma non troppo.
Il film solleva domande su quel che siamo abituati a considerare "originale", ma lo fa con leggerezza e senza mai indulgere in pistolotti moralistici.
D'altra parte, i cattivi nel film sono coloro che nella vera storia di cui Mixed by Erry racconta furono in realtà dalla parte giusta, quella della legge
E allora ben vengano attori come Fabrizio Gifuni e Francesco Di Leva, che è "il cattivo della storia", per sostenere con consumata maestria questo funambolico gioco di specchi e farci sentire ancor di più parte di una storia che è facile amare.
Si esce dalla sala con un sorriso disegnato sulle labbra. Se in tasca conserviamo una penna BIC e una cassetta, siamo pronti a riavvolgere anche noi il nastro della memoria e a ballare assieme a Sydney. 

© A. Pirrello

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