Blue Monday o di cosa aspettarci dallo sport nel 2024

Il concetto di Blue Monday nasce nel 2005 quando il canale televisivo britannico Sky Travel annuncia di aver calcolato tramite un’equazione (ma se siamo tutti d’accordo lasciamo la scienza e la matematica a distanza di sicurezza da queste chicchere) che il giorno più triste dell’anno è il terzo lunedì di gennaio. Un giorno sufficientemente vicino alle vacanze di Natale e abbondantemente lontano da qualsiasi altro momento di festa o vacanza. Insomma: lo zenit della tristezza che ci ricorda che siamo fatti di carne, ossa e poca propensione ad alzarci presto e lavorare.

È quindi in questo lunedì dei lunedì che vogliamo mettere in fila alcuni degli appuntamenti sportivi più interessanti della stagione perché - saremo tutti d’accordo - nulla come una vittoria sportiva sa trasmetterci l’umore giusto per iniziare bene la settimana, il mese e pure l’anno.

Il primo è quello tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Siamo dentro Wembley, è la notte dell’11 luglio 2021 e abbiamo appena vinto il campionato Europeo di Calcio. Quell’abbraccio ci dice tante cose. Ci ricorda la storia di un'amicizia, ci ricorda che Vialli da un anno esatto non c’è più, ci ricorda che non sempre vince chi è favorito se dall’altra parte c’è chi mette unità, idee e voglia di fare davanti a tutto. Quella foto ci ricorda che arrivavamo da un anno tremendo in cui abbracciarci era diventata una delle cose più pericolose del mondo. Un veicolo per potersi infettare, ammalarsi e forse pure morire. Quell’abbraccio oggi ci dice che il 14 giugno iniziano gli europei in Germania e noi saremo i campioni in carica.

L’altro abbraccio è sempre datato 2021. 1 agosto 2021, per la precisione. Siamo a Tokyo e Marcel Jacobs dopo aver tagliato per primo il traguardo dei cento metri continua a correre senza nemmeno saper bene dove andare. A un tratto vede un tricolore e delle braccia che gesticolano. È Gianmarco Tamberi che nemmeno dieci minuti prima ha vinto l’oro nel salto in alto. Due dei momenti più importanti nella storia dell’atletica azzurra sono avvenuti nello stesso luogo a distanza di pochi attimi l'uno dall’altro. Quell’abbraccio è la sintesi perfetta del momento più incredibile della storia del nostro sport. L’augurio è quello di viverne ancora altri a Parigi, a partire dal 26 luglio quando inizieranno le trentatreesime Olimpiadi dell’epoca moderna (le paralimpiadi partiranno il 28 agosto).

Restando in tema è doveroso segnalare un evento importantissimo che riguarda il nostro Paese: Roma dal 7 al 12 giugno ospiterà i campionati europei di atletica leggera. Un'occasione importante per iniziare ad entrare in clima olimpico e per vedere i più grandi del continente sfidarsi all'ombra del Colosseo.

Tante emozioni in arrivo anche dal Giro d’Italia che parte da Venaria Reale e passa per Torino il 4 maggio per omaggiare il Grande Toro che proprio in quel giorno, 75 anni prima, si schiantava sul Superga diventando istantaneamente leggenda e storia. Si parlerà anche parecchio francese perché il Tour partirà per la prima volta dall’Italia. Saranno tre le tappe della Gran Boucle che si disputeranno interamente sul suolo italiano Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino. La data da cerchiare in rosso sul calendario è il 29 giugno.

Abbiamo appena parlato di ciclismo e non possiamo quindi non ricordare il ventennale della morte di Marco Pantani. Sono già passate due decadi da quella sera del 14 febbraio 2004. Non una sera come le altre. Siamo convinti che in parecchi alla lettura di questo articolo si ricorderanno dove erano e cosa stavano facendo in quella data spartiacque per lo sport italiano e non solo.

A proposito di ricordi poco felici, celebreremo anche i 30 anni dalla morte di Ayrton Senna, avvenuta il primo maggio 1994 durante il Gran Premio di Imola. Tante le iniziative che ricorderanno una delle più grandi icone del motorsport. E a proposito di Brasile e brasiliani, impossibile dimenticare la nazionale verde oro che nel 1994 (17 luglio 1994) alzò la coppa del Mondo di calcio dopo aver sconfitto l’Italia ai rigori. Una delle prime cose che fecero i calciatori fu proprio omaggiare Senna, srotolando uno striscione in mezzo al campo: Senna… aceleramos juntos (Senna… acceleriamo insieme).

E se da una parte il Brasile faceva festa, dall’altra c’eravamo noi a guardare e riguardare quel rigore sbagliato da Roberto Baggio a cui spettò l’onore e l’onere di toccare l’ultimo pallone di quel mondiale. Un’immagine, quella del divin codino con la testa bassa e le mani sui fianchi, che ci rammenta quanto lo sport sia uno dei più grandi romanzi che la vita ci ha saputo regalare. Nel bene e nel male.