Federico Fellini ci ha fregati.
Sì: trent'anni dopo la sua scomparsa, il maestro di Amarcord, di 8 1/2 e de La dolce vita si rifiuta di lasciare vacante lo spazio che sembrava destinato a essere occupato dai suoi innumerevoli epigoni. Il tempo passa, decenni come battiti di palpebre, e intanto acquista luce la più semplice, adamantina delle verità: non ci sarà più un altro Fellini.
Ma d'altra parte, perché ostinarsi a cercare quel che sta da sempre davanti al nostro naso, come un tesoro che - invece di essere sepolto in un'isola remota - è lì, in tutta la sua evidenza?
Il fatto è che non c'è bisogno di cercare, sapete? Perché Fellini è ancora fra noi. Fellini è ancora qui.
A Rimini.
La Rimini di Fellini è un po' come la Venezia di Marco Polo nelle "Città invisibili" di Calvino. È la città implicita. La città sempre presente ma mai citata esplicitamente. Mai descritta in maniera diretta ma sempre attraverso un altro luogo.
Marco Leonetti è il direttore del Fellini Museum di Rimini.
Leonetti ha generosamente accettato di farci da guida fra le tante delizie di un'istituzione che merita di essere conosciuta da tutti, perché riesce con naturalezza in quella che sembra un'impresa impossibile.
È Giulietta Masina ad accogliere i visitatori, e non potrebbe esserci invito migliore a percorrere un itinerario che dispone fra grandi schermi, attrezzature di scena e libri dei sogni tutta la poetica del Maestro riminese, della cui scomparsa celebriamo in questi giorni i trent'anni.
Si passa di stanza in stanza, all'interno della splendida fortezza malatestiana, per scoprire che il cuore turrito di Rimini è uno scrigno di sogni, di immagini, di suoni e suggestioni cui è impossibile resistere. È come camminare in mezzo a un vapore argenteo, (ri)scoprendo ad ogni angolo la grandezza di un cinema che sa pensarsi grande perché nasce da un grande sentimento della vita.
E Leonetti ci conduce poi a scoprire i luoghi di Rimini che hanno contribuito a forgiare l'immaginario impareggiabile di Fellini, dando luce e verità al rapporto - spesso frainteso - fra arte e territorio: il Grand Hotel, la spiaggia e il molo, il Cinema Fulgor, dove Federico, bambino, assistette assieme al padre alla proiezione di Maciste all'inferno, spettacolo che l'avrebbe ammaliato e gli avrebbe fatto intuire, per la prima volta, qual era la sua vocazione più profonda.
È un viaggio che - ne siamo certi - vi appassionerà, e farà venir voglia a quanti non ne hanno ancora avuto occasione di andare a Rimini, al Fellini Museum, per immergersi nella poesia e nell'intelligenza di una visione del mondo che dal particolare sa distillare l'universale. Come solo la grande arte riesce a fare. Amarcord, Maestro! E buona visione a tutti.
Di
| Feltrinelli, 2021Di
| Einaudi, 2015Di
| Edizioni Interno4, 2020Di
| Feltrinelli, 2021Di
| Il Saggiatore, 2014Di
| Il Saggiatore, 2019Di
| Panini Comics, 2023Di
| Rizzoli, 2020Di
| Adelphi, 1998Di
| Zolfo, 2023Di
| Edizioni NPE, 2023Di
| Marsilio, 2021Di
| Marsilio, 2008Potrebbero interessarti
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Conosci l'autore
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente