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Libri per educare alla pace

Illustrazione digitale di Giusy Gallizia, 2022

Illustrazione digitale di Giusy Gallizia, 2022

In occasione della Giornata internazionale della Pace e con tante guerre che imperversano, educare alla pace sembra l'unica soluzione possibile. Spesso si cerca di evitare ai più piccoli lo strazio delle immagini, la durezza dei suoni, la freddezza dei racconti

Perché è fondamentale sapere? Non rimanere fuori dall'informazione? Perché questo è alla base della consapevolezza. E la consapevolezza è figlia di un lungo cammino insidioso, in cui bisogna accompagnare prestissimo quelli che saranno gli uomini e le donne di domani. 

La pace è un concetto scontato per un bambino che conosce il rispetto delle regole, la democrazia, l'uguaglianza. Un concetto ovvio quasi, se non sa cosa significhi vivere in guerra, se per fortuna può solo immaginarlo. E anche quell'immaginazione è importante, non solo perché potrebbe accadere, ma perché sapere cosa succede è l'unico modo per sperare che non accada più: piantare un seme di conoscenza è la speranza di un frutto di pace e valori radicati. E come sempre, le soluzioni sono l'esempio e l'educazione

Se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia

Gino Strada

Questo sosteneva Gino Strada, fondatore di Emergency, che ci ha lasciato il 13 agosto 2021. Nella bellissima storia a lui ispirata, Il ragazzo contro la guerra, si ripercorre un evento realmente accaduto, tratteggia la determinazione e la forza morale di Gino Strada attraverso la voce di Yanis, tredicenne afgano in fuga da Kabul che, dopo averlo incontrato, decide di ritornare sui suoi passi e aiutare lui ed Emergency a riaprire gli ospedali.
I ragazzi, infatti, hanno sempre bisogno di adulti che li aiutino a capire quello che avviene nel mondo, ma anche a sviluppare un pensiero critico e alternativo che consenta loro di incidere significativamente nella realtà del futuro. Cosa possiamo fare noi quindi? Educare noi stessi e i ragazzi a elaborare un modo di pensare pacifico, prendendo esempio dalle storie di personaggi significativi di cui non ci si stanca mai di ascoltare le vicende, proprio come fossero nutrimento per il cuore.

Questi grandi uomini come Gino Strada, che all’ideale della PACE hanno dedicato la vita, sono tuttora faro illuminante per scegliere come agire nella quotidianità, tanto per chi li scopre oggi, quanto per chi ha avuto effettivamente la possibilità di incrociarli, come accade ai sei ragazzi protagonisti del libro Gandhi, che hanno raccontato chi era davvero il Mahatma e come ha inciso sulle loro vite dopo averlo incontrato. Instancabile sostenitore tanto della non violenza e del dialogo, quanto dell’autodeterminazione dei popoli sulle loro terre, con la sua forza d’animo, Gandhi, ha realmente cambiato la Storia.

O come Mandela, che non ha mai smesso di condividere i suoi pensieri coraggiosi e le storie incredibili che riguardano la sua vita, sebbene abbiano il fascino della fiaba, hanno inciso moltissimo sulla quotidianità dell’epoca. Finalmente sono usciti diversi libri che raccolgono le personalità più varie e disparate che si sono impegnate per rendere il mondo un posto migliore e che con azioni collettive di non violenza hanno ottenuto grandi risultati politici e sociali. Particolarmente interessante è Libertà, nato dalla collaborazione di Feltrinelli con Emergency, in cui trovano spazio quindici figure rivoluzionarie, ormai parte della storia, che che non si sono mai arrese davanti alle prepotenze; imperdibile anche Storie per bambine e bambini che sognano la pace che, partendo da curiosità e aneddoti circa la pace e i movimenti a sua difesa, arriva al racconto delle grandi personalità.

Educare alla pace significa anche far conoscere e far riflettere bambini e ragazzi, con la dovuta delicatezza, su quello che la guerra comporta nella quotidianità di chi la subisce, perché vivere in pace significa non solo assenza di guerra, ma anche presenza di diritti uguali per tutti e condizioni di vita dignitose. È proprio attraverso i sentimenti della gente comune che si coglie la reale tragicità delle situazioni di guerra: non a caso sono moltissimi i rifugiati, le persone che durante gli anni di guerra, prima o dopo, sono costretti ad abbandonare la loro terra e le loro case per tentare di sopravvivere e cercare un futuro migliore e che hanno diritto ad essere accolti e curati dalle altre nazioni. Immagina di essere in guerra è, in questo senso, un testo originale ed efficacissimo: ci fa calare nei panni di un ragazzo in fuga con la sua famiglia da un’ipotetica Italia in guerra verso un Medioriente felice, costringendoci a riflettere su tutte le scelte possibili necessarie per sopravvivere senza morire di fame. Tra i libri pensati per far cogliere ai ragazzi la gravità di questa condizione, ricordiamo anche Cos’è un rifugiato e Lilli e Max hanno degli amici profughi, oltre che Anche Superman era un rifugiato.

E se attraverso i libri possiamo gettare semi di pace che potranno fiorire domani nelle coscienze dei futuri adulti, non ci dobbiamo stancare di raccontare loro che gli esseri umani sono tutti uguali, e soprattutto di dare alle parole e ai gesti di accoglienza il giusto peso. È l’azione principale che possiamo mettere in atto. Preziosissimo rimane We are all humans che, facendoci riflettere sulla potenza delle parole che "non fanno rima con razzismo” ci ricorda che "spesso è la mancanza di immaginazione che non ci permette di vedere negli altri il mondo intero".

Promemoria

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.


Gianni Rodari

I libri per educare alla pace

Diario di un sogno possibile

Non arrenderti all’ingiustizia, osserva, vivi, fai domande, immagina alternative. Trova la tua voce, inizia ad agire per un mondo diverso. Puoi? Certo: proprio ora, fra le tue mani, hai l’esempio di una persona che l'ha fatto, Gino Strada. Questo è il diario del suo sogno possibile.

Pace e guerra. Proteggere i diritti e costruire la democrazia

Gli amici non fanno la pace, perché gli amici non si fanno la guerra. La pace, al contrario, si fa tra nemici. Com’è possibile, però, che chi è stato violento contro l’altro, contro il nemico, sia poi disposto a sedersi di fronte a lui, o a lei, per raggiungere una pace giusta? Il libro raccoglie queste riflessioni per inoltrarsi in un territorio spesso poco conosciuto dalle ragazze e dai ragazzi.

Il libro della pace
Il libro della pace Di Bernard Benson;

Un ragazzino trova il modo di spiegare ai capi degli Stati la follia delle guerre e la necessità di uscirne il più presto possibile. Coinvolgendo tutti i bambini del mondo riesce a risolvere il conflitto tra le nazioni e a riportare la pace. Questo racconto nasce dalla convinzione che le ragazze e i ragazzi sono capaci di grandi azioni, quando viene data loro la possibilità di provarci. Da quarant’anni un classico per la pace capace di parlare al bambino che c’è dentro ognuno di noi.

Quando il cielo non fa più paura. Le storie della guerra per raccontare la pace

Dall'epica città di Troia alla tristemente nota Kabul, dai guerrieri dei poemi cavallereschi ai soldati nelle trincee della Prima guerra mondiale, fino ai civili in fuga da Siria, Ruanda, Ucraina, l'orrore della guerra è rimasto immutato nel corso della Storia. Domenico Quirico lo sa bene: giornalista e reporter di guerra, ha raccontato i più importanti conflitti dei nostri tempi, vivendoli in prima persona.

Gino Strada. Medico in prima linea
Gino Strada. Medico in prima linea Di Rosario Esposito La Rossa;

Un uomo, un medico, un attivista straordinario che si è sempre messo in gioco. La voce più forte che parla di lui è quella del bene che ha fatto in tutto il mondo. Gino Strada non si è accontentato di essere un medico, di salvare vite. Ha portato il suo impegno in tutto il mondo, soccorrendo le vittime della guerra nei Paesi martoriati da conflitti di ogni tipo. Ha fondato Emergency, una ONG ONLUS riconosciuta che dal 1994 ha curato più di centoventi milioni di persone, in pratica una vita salvata ogni minuto che passa.

Facciamo la pace? Educare alla cura delle relazioni

In questa raccolta dei suoi scritti più intensi sul tema dell’educazione alla pace – presentata e commentata dai pedagogisti Daniele Novara e Elena Passerini – la “Dottoressa” ancora una volta ci viene in aiuto con il suo spirito anticonvenzionale per dar vita a un’umanità nuova e libera. Perché “l’educazione è l’arma della pace e la pace è la condizione della buona educazione”.

La guerra è finita
La guerra è finita Di David Almond;

È il 1918 e la guerra è ovunque. Il papà di John è lontano, a combattere in Francia insieme a milioni di altri papà. La sua mamma lavora nella fabbrica d'armi più grande del mondo, che non ne vuol sapere di rimanere chiusa nemmeno per un'ora, nemmeno di notte.

Sami in fuga dalla guerra
Sami in fuga dalla guerra Di A. M. Dassu;

Sami è il figlio tredicenne di un importante chirurgo e di una preside. Ha una sorella minore che adora, un migliore amico, una passione per i videogiochi, le sneakers e l'ambizione di entrare a far parte della squadra di calcio della scuola. Nonostante la guerra civile scuota la Siria da molti anni, la sua vita a Damasco scorre come ogni ragazzo adorerebbe, fino al giorno in cui la madre e la sorella si trovano in un centro commerciale che viene bombardato.

Tu non sai cos'è la guerra. Diario di una ragazza ucraina

n queste pagine Yeva ha riversato il drammatico racconto della sua vita precipitata all'improvviso sotto le bombe, momento dopo momento, durante la guerra con la Russia, e il suo successivo viaggio verso la salvezza. Un diario iniziato per resistere e compilato al rifugio, di notte, registrando incessantemente quanto stava accadendo ma anche le emozioni e i pensieri: gli scoppi, i morti, la distruzione attorno a sé, e poi la fuga dal suo Paese devastato e l'epopea che ha condotto lei e la coraggiosa nonna Irina fino in Irlanda

La luna di Kiev. Ediz. illustrata

Nel giro di pochi giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina, La luna di Kiev di Gianni Rodari è diventata virale, è stata condivisa sui social migliaia di volte e pubblicata su testate nazionali. A quasi 70 anni dalla prima pubblicazione, il celebre componimento tratto dalla raccolta Filastrocche in cielo e in terra è diventato il simbolo della richiesta di pace.

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