Una scuola di lettori

La guerra in Ucraina raccontata dai bambini della scuola primaria

Disegno di Francesco

Una scuola di lettori

E se fossero i bambini di elementari e medie a insegnarci qualcosa? Si ribalta la cattedra: su Maremosso sono loro a disegnare, scrivere, parlare di libri e grandi temi.

Istituto Comprensivo Giuseppe Verdi

L'IC VERDI di Parma è formato da una scuola dell'infanzia, 3 plessi diversi di scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado. Uno dei plessi della primaria è conosciuto come “La scuola di Vigatto”, classe 1913. Nella pianura padana, vicino al torrente Parma, fra campi coltivati e il castello di Torrechiara visibile a distanza, c’è una piccola scuola di campagna che appartiene all’IC VERDI: è la nostra scuola. Quando soffia il vento, lo sentiamo anche se le finestre sono chiuse; quando camminiamo sentiamo il pavimento traballare e scricchiolare assi lunghissime di legno scuro; quando c’è il sole è fantastico correre in giardino fra alberi da frutto e rose antiche. Ora ci sono aule dove un tempo viveva la maestra con la sua famiglia, e la cosa ci stranisce, ma ci piace! Generazioni di famiglie hanno frequentato gli stessi ambienti

I bambini della terza elementare dell'Istituto Comprensivo Verdi di Parma hanno disegnato e scritto poesie per raccontarci come vedono la guerra, a un anno dall'inizio del conflitto in Ucraina. Ma cercano anche di condividere il loro desiderio di pace e la sensazione di vuoto e tristezza nel pensare a quello che succede a milioni di persone e bambini. Le loro parole e immagini toccano il cuore.

La testimonianza della piccola Fabiana

Sono Fabiana e la mia mamma è ucraina. I primi giorni di ottobre sono arrivati a casa mia da un paese nella campagna ucraina, mio zio che ha 17 anni e mia nonna. A gennaio mio zio ha cominciato la scuola a Parma e a febbraio anche la nonna sta frequentando una scuola per imparare l’italiano. Il nonno è rimasto in Ucraina, non è potuto venire qui in Italia perché gli uomini devono restare là. Il nonno vive in un bunker e lo sentiamo tutti i giorni, per fortuna! Certo, saremmo tutti più felici se fosse qui con noi, ma la guerra un giorno finirà: ci credo!

Un anno fa nel giardino della scuola, abbiamo piantato un ulivo, pianta simbolo della pace

Dipingo la pace.
Vorrei essere su una nuvola
e colorare una bandiera
magari con un’amica
cui voler bene come a una sorella.
Dal cielo vorrei vedere
il sole giallo
sentire il profumo dei fiori dalla Terra
coperta dall’arcobaleno.

Rebecca

Cerchiamo di essere buoni
nella mente sentiamo solo tuoni
sentiamo nella paura
il battito dei nostri cuori.

Matilde

Vogliamo tanta pace
Che finisca la guerra
Che ritorni il cuore
Della pace
Pace che si è persa
Nelle lacrime delle mamme
Nel sangue versato
Nelle anime perse.

Emma, Francesca, Teodora, Alice

Carri armati sparano
mentre feriti e cadaveri
sono dentro e fuori
le case
inutile
sangue perso.

Nicolas

Il mondo ha paura
vede la morte in faccia
ma non dobbiamo perdere la speranza
o dimenticare il passato
per cambiare il presente.
Insieme
possiamo farcela.

Francesco

Sogni smarriti
Tutti stupiti
La guerra
È una rovina.

Viola

Vogliamo la pace
peace
in tutto il mondo
peace
perché la guerra non è una soluzione
peace
perché la guerra è brutta
peace
perché nei nostri cuori
tornino gioia e amore.

Giovanni, Giacobbe, Federico, Virginia

Muoiono molti figli.
Piangono mamme e papà
piangono i cieli
piange il mondo
per il sangue versato.

Serena