Giovedì 30 giugno
San Francisco. Stamattina, alla cassa della libreria del mio quartiere, c’era un “manuale di cose utili da sapere in tema di aborto”, stampato evidentemente in previsione della sentenza della settimana scorsa; quella in cui la Corte Suprema ha abolito il diritto ad abortire su tutto il territorio nazionale, ottenuto con la storica sentenza “Roe v. Wade” di cinquant’anni fa.
Uno scempio di civiltà piuttosto raro in una democrazia e che la definirà nei mesi e negli anni a venire.
È un manuale fitto di nomi, numeri di telefono, consigli “antipanico”; si parla degli Stati che hanno già prontamente vietato l’aborto e di quelli che lo faranno a breve; un dettagliato elenco delle pillole abortive, di come funzionano e di come si possono trovare (stanno per essere o sono già state vietate in diversi stati), di come si possono ottenere in Messico o in Canada, o attraverso le reti “semiclandestine” di di sostegno, con una nota ironica: “se c’è qualcosa che gli Stati Uniti hanno sempre dimostrato di saper fare bene, questa è il traffico delle droghe”.
Battute a parte, il manuale è un elenco puntiglioso e inquietante dei “crimini annunciati” che questa Corte Suprema porterà con sé.
E dunque? A quanti chilometri è la clinica più vicina? Ci si può presentare in un pronto soccorso senza essere arrestati? Come proteggere i propri dati forniti a “Planned Parenthood” (l’agenzia federale che ha aiutato milioni di donne – gratis – ad interrompere la gravidanza non desiderata). È vero che già ora i dati li possiede Facebook? È vero che sono già stati richiesti dalle polizie?
E poi ancora: consigli legali, cosa si rischia se si accompagna una donna oltre il confine dello stato?
Può la polizia fermare una macchina se sospetta che a bordo ci siano persone che hanno intenzione di andare a commettere un crimine (in questo caso, l’aborto)? Quali sono, città per città, le istituzioni o le organizzazioni private a cui chiedere aiuto?
Nel manuale, poi, si parla delle altre leggi in pericolo, tra cui per prima il “matrimonio gay”, ma anche le leggi in vigore in molti stati del sud contro la “sodomia”; il ministro della giustizia del Texas, per esempio, ha già annunciato che intende riportare in vigore la legge che vieta i rapporti omosessuali tra adulti consenzienti, che fu abolita nel 2003.
Nel 2018, vinse un sacco di Oscar un film americano che si chiamava The Green Book, la storia di un buttafuori italiano che faceva da guardia del corpo a un famoso pianista nero in tournée negli stati del sud. Erano gli anni Cinquanta, l’autista si faceva guidare in ogni tappa da un libriccino con un nome strano: The Negro Motorist Green Book, manuale che consigliava che strade prendere, in quali locali entrare senza rischiare l’arresto, dove fermarsi per fare benzina, etc.
Il manuale uscì, aggiornato ogni anno, dal 1936 al 1966.
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