Si alza il sipario sulla kermesse cinematografica più famosa della capitale tedesca.
Il Festival presenta otto sezioni distinte: “Competition” è la principale, dedicata alle opere “maggiori” che si contendono l’Orso. “Panorama” allarga lo sguardo alle piccole produzioni indipendenti. “Generation” mette a fuoco i film che raccontano i giovani, mentre “Forum” getta uno sguardo verso paesi e culture distanti.
Ancora: “Berlinale Shorts” è la sezione dedicata ai cortometraggi, “Retrospective and Homage” celebra le personalità del cinema d’altri tempi. “Berlinale Special” raccoglie i fuori concorso non ammissibili nella sezione Competition. “Encounters”, infine, promuove le opere esteticamente più audaci, ambiziose, realizzate da registi indipendenti e innovativi.
Ma tutto questo non basta a confinare la rassegna berlinese entro il perimetro di Potsdamer Platz, dato che con “Berlinale Goes Kiez”, il Festival esce e si muove liberamente in vari quartieri della città.
Quest’anno l’Italia sarà presente con quattro film, due dei quali in gara: si tratta di Another end di Piero Messina e di Gloria! di Margherita Vicario, mentre Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio e Quell’estate con Irène di Carlo D’Innocenzo gareggeranno rispettivamente nella sezione Forum e Generation14plus.
A tenere alta la bandiera del nostro paese pensano anche le serie TV, che non potevano non trovare spazio in un Festival che guarda a tutto il mondo del racconto in video: la serie Netflix Supersex, che vede Alessandro Borghi indossare i panni di Rocco Siffredi, ci racconta uno spaccato di vita e di carriera del pornoattore italiano; la serie Sky original Dostoevskij, invece, scritta e diretta dai fratelli D’Innocenzo, vedrà Filippo Timi nei panni di un detective sulle tracce di un killer che porta il cognome dello scrittore russo.
Uno dei momenti più attesi è sicuramente l’assegnazione dell’Orso d’Oro alla carriera, che quest’anno sarà assegnato al regista e produttore Martin Scorsese, mentre la Berlinale Kamera verrà consegnata al regista e sceneggiatore Edgar Reitz, del quale per l'occasione sarà proiettato in anteprima mondiale il film Filmstunde 23. Il film di apertura della kermesse sarà Small things like these di Tim Mielants, con protagonista Cillian Murphy.
La competizione ufficiale per gli ambitissimi Orsi d’Oro e d’Argento vedrà la partecipazione di 20 film selezionati da tutto il mondo, tra nomi già noti e la presenza di nuovi autori come Bruno Dumont, Olivier Assayas, Alfonso Ruizpalacios e Hong Sangsoo. La Presidente della giuria internazionale sarà Lupita Nyong’o, affiancata nel ruolo da altri sei giudici: Brady Corbet, Ann Hui, Christian Petzold, Albert Serra, Jasmine Trinca, Oksana Zabuzhko.
Another End, di Piero Messina
Architecton, di Victor Kossakovsky
Black Tea, di Abderrahmane Sissako
La Cocina, di Alonso Ruiz Palacios
Dahomey, di Mati Diop
A Different Man, di Aaron Schimberg
The Empire, di Bruno Dumont
Gloria, di Margherita Vicario
Suspended Time, di Olivier Assayas
In Liebe, Eure Hilde, di Andreas Dresen
My Favourite Cake, di Behtash Sanaeeha and Maryam Moghaddam
Langue Étrangère, di Claire Burger
Who Do I Belong To, di Meryam Joobeur
Pepe, di Nelson Carlos De los Santos Arias
Shambala, di Min Bahadur Bham
Small Things Like These, di Tim Mielants
Sterben, di Matthias Glasner
The Devil’s Bath, di Veronika Franz and Severin Fiala
Sons, di Gustav Moller
A Traveler’s Needs, von Hong Sangsoo
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