One day di David Nicholls diventa una miniserie

Il mese di febbraio per gli italiani significa due cose: l’amore e Sanremo.

Ora, non mettiamo in discussione l’egemonia televisiva del Festival della canzone italiana (se vi siete persi il nostro approfondimento su ospiti e cantanti vi consigliamo di recuperarlo qui), che ormai riunisce famiglie e gruppi di amici sullo stesso divano, ma c’è una nuova serie che prova a scalzarne il primato.

Diciamo prova, perché è evidente la difficoltà che avrà Netflix di lanciare la miniserie One day nel bel mezzo della kermesse musicale più popolare e più attesa dell’anno, ovvero giovedì 8 febbraio.

Da oggi infatti, sulla piattaforma streaming più famosa del mondo sarà possibile godere dei quattordici episodi di cui si compone questo nuovo capitolo dedicato all’omonimo libro di David Nicholls, uscito nel 2009. L’opera fu un successo, così come il film uscito due anni dopo per la regia di Lone Scherfig, con Anne Hathaway e Jim Sturgess nei panni dei due protagonisti.

La trama ormai la conosciamo, ci ha fatto battere il cuore: Emma e Dexter si conoscono a Edimburgo nel giorno più importante di tutti. Si sono appena laureati, tra baci e abbracci e nel momento dei festeggiamenti si incontrano; da quel giorno non si lasceranno più, inizierà una lunga amicizia, ammantata di amore non detto.

Quel famoso 15 luglio 1988, infatti, si sono baciati ma non sono andati oltre, come se qualcosa dentro di loro dicesse che c’era altro da approfondire, prima. Si creerà un legame speciale destinato a rafforzarsi sempre in quel fatidico 15 luglio, quando puntualmente, anno dopo anno, decidono di ritrovarsi.

Ogni volta cambiati, ogni volta cresciuti, l’appuntamento diventa l’occasione per seguire la crescita personale di Emma e Dexter, così come per spiare i progressi o gli insuccessi del loro rapporto, sempre più forte ma allo stesso tempo conflittuale. Emma dovrà fare i conti con la difficoltà di vivere di quello che più si ama, nel suo caso la scrittura, mentre Dexter diventerà un importante conduttore televisivo, che dopo i quindici minuti di celebrità, cadrà nelle dipendenze da jazz set: donne, droghe, alcol.

Non vogliamo rovinare il finale allo spettatore che ancora non conoscesse il destino di Emma e Dexter, ma la loro storia d’amore, intesa come qualcosa di profondamente umano e personale, sicuramente non stona nel mese di San Valentino. Leo Woodal e Amika Mod, che qualcuno di noi ricorderà rispettivamente nella seconda stagione di White lotus e per la miniserie This is going to hurt, hanno interpretato molto bene i ruoli dei protagonisti, seppur la sceneggiatura a opera di Nicole Taylor, vincitrice del BAFTA, non convinca del tutto.

Se infatti il medium cinematografico offre i suoi vantaggi rispetto a quello cartaceo, la serie Netflix non sembra apportare nessuna particolare novità sul libro o il film precedenti, mancando così l’occasione di approfondire quegli aspetti che per motivi di lunghezza non possono essere trasposti in pellicola.

In ogni caso consigliamo la visione della serie One day, su Netflix, disponibile proprio a partire da oggi: è l’occasione per vedere all’opera due astri nascenti del mondo attoriale britannico, e perché no, di lasciarsi un po’ avvolgere dal romanticismo che comincia a sprigionarsi nell’aria. Buona visione!