Sapore di sala

Signore e signori: il grande Cary Grant!

© Mymovies

© Mymovies

In una delle puntate della Signora in giallo Angela Lansbury, che interpreta Jessica Fletcher, dice “io non vado più al cinema da quando Cary Grant non fa più film”.

È un endorsement interessante, perché la Lansbury conosceva bene quel mondo. Con Grant era stata una delle stelle della Metro Goldwyn Mayer negli anni d’oro del cinema.
Cary Grant apparteneva a quella straordinaria colonia di attori britannici che Hollywood accolse come fenomeni di eleganza, stile e cultura. Basti pensare che di quel gruppo faceva parte gente come Ronald Colman, Laurence Olivier (nientemeno) e poi, fra gli altri, Stewart Granger, Sean Connery e Richard Burton

Ma la classe, la simpatia e lo charme di Cary, nativo di Bristol, erano davvero un unicum.
Come spesso accade agli attori britannici, i primi passi nello spettacolo Grant li mosse in teatro. Piccole parti, naturalmente. E poi ecco la sirena hollywoodiana.
Alla Paramount si accorsero che l’attore offriva molte alternative per i ruoli, che poteva interpretare praticamente tutti, tranne uno: Grant è l’unico divo infatti a non aver mai interpretato un western. Ma questo non gli ha compromesso la carriera, se è vero che nelle classifiche tanto amate dagli americani, lui figura sempre nei primissimi posti. 

Il diavolo è femmina
Il diavolo è femmina Di George Cukor

Henry Scarlett, vedovo di recente, ha rubato dei soldi al suo datore di lavoro e decide di lasciare Marsiglia per l'Inghilterra. Sua figlia Sylvia lo segue, facendosi passare per un ragazzo per depistare le ricerche della polizia. I due conoscono sul traghetto Jimmy, un altro lestofante, che propone loro di lavorare insieme.

Negli anni Trenta aveva già interpretato diversi film che oggi sono considerati classici, come Il diavolo è femmina, con Katharine Hepburn come partner.
Con le dive, Cary - autentico manifesto del seduttore - si trovò sempre a proprio agio. Le sue compagne di quegli anni si chiamavano Marlene Dietrich, Mae West e Jean Harlow.

Nei decenni Grant si è  evoluto, diventando sempre più padrone dei suoi ruoli. Eccolo dunque nelle commedie, nei ruoli brillanti ma anche in quelli impegnativi. Un segnale decisivo arrivò con Alfred Hitchcock, che lo chiamò in quattro film, diversi per genere e tutti acquisiti nell’antologia nobile del cinema.
Ne Il sospetto è un dandy inglese che vive di espedienti, di debiti e di trucchi, ma a poco a poco la vita gli presenta il conto.
L’unica soluzione sembra essere il suicidio, ma Hitchcock ha in serbo per lui qualche sorpresa.

Il sospetto (DVD)
Il sospetto (DVD) Di Alfred Hitchcock

La giovane e bella aristocratica Lina Mackinlaw sposa, contro il volere della famiglia, John Aysgarth, un playboy che vive di espedienti. Poco dopo il matrimonio Lina sospetta però che John sia uno spietato assassino e che voglia ucciderla.

Notorious è un capolavoro assoluto del cinema di tutti i tempi: Grant vi interpreta un agente segreto che deve proteggere Ingrid Bergman.
Secondo molti, se si deve scegliere un’unica istantanea ideale a rappresentare l’attore, è il famoso bacio truccato (per la censura non sarebbe dovuto durare più di tre secondi, e Hitchcock lo scompose) con la Bergman. Intrigo internazionale è un film decisamente importante e profetico. Saltzman e Broccoli, i produttori di 007, lo studiarono come  modello per la loro serie; è più che evidente che si ispirarono proprio a Grant per Sean Connery nel primo James Bond.

Notorius, l'amante perduta
Notorius, l'amante perduta Di Alfred Hitchcock

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la figlia di una spia nazista viene convinta dai servizi segreti statunitensi a sposare un pezzo grosso dello spionaggio tedesco in Brasile. Scoperta e avvelenata, si salverà grazie all'intervento dell'agente segreto americano che la ama.

Sono decine gli episodi che identificano l’attore, dunque occorre fare una selezione "identitaria".
Un’istantanea è certamente quella del bacio con Grace Kelly, che scatta improvviso, inatteso, in Caccia al ladro. Ma soprattutto Cary Grant lo ricordiamo insieme a Deborah Kerr sull’Empire State Building in Un amore splendido. Il loro incontro mancato, lassù, quando il palazzo era il più alto del mondo, è stato ripreso più volte dal cinema e continua a incantare, quasi settant'anni dopo.     

Un amore splendido
Un amore splendido Di Leo McCarey

Nickie e Terry si incontrano su un piroscafo, innamorandosi follemente. Sebbene siano entrambi fidanzati con qualcun altro, decidono comunque di rincontrarsi all'Empire State Building a distanza di sei mesi, a condizione che il reciproco sentimento che li lega sia immutato. Ma un tragico incidente ostacola il loro incontro mettendo in forse il loro futuro.

Ti potrebbero interessare

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente