Anniversari e Ricorrenze

Marguerite Duras: le mille e un'artista

Illustrazione di Christian Mazzoli, 2024, studente del Liceo artistico Volta di Pavia. Tecnica mista

Illustrazione di Christian Mazzoli, 2024, studente del Liceo artistico Volta di Pavia. Tecnica mista

Nata nel 1914 in Indocina, Marguerite Duras è stata figlia, madre, sorella, donna della resistenza, dipendente del ministero, moglie, amante, scrittrice, attivista politica, sceneggiatrice e regista. In una trasmissione televisiva del 1982, passando in rassegna le poche foto in cui è ritratta, afferma:

C’è un invecchiamento naturale, ma sono rigorosamente la stessa persona: non sono io che non sono cambiata, è che non si cambia mai

La vita di Marguerite Duras

Marguerite Germaine Marie Donnadieu nasce a Gia Dinh il 4 aprile 1914 nell’allora Indocina francese, oggi Vietnam. Il padre muore quando Marguerite ha quattro anni, lasciando la famiglia in forti difficoltà finanziarie. La madre acquista un appezzamento di terra sulle rive del Mekong ma ben presto si rivela una truffa, perché le acque del Pacifico inondano il terreno una volta l’anno, vanificando ogni tentativo di coltivare.

Il senso di sconforto e di isolamento influenzano l’emotività di Marguerite al punto che la madre la manda in un prestigioso collegio privato a Saigon; qui, tra le altre cose, la ragazza vive una controversa storia d’amore con un ricco e giovane ragazzo cinese di 27 anni.

Nel 1932, a 18 anni, si trasferisce in Francia, dove studia giurisprudenza e matematica e lavora al ministero delle colonie. A questi anni risale la nascita del suo rapporto con la politica: diventa membro del Partito Comunista Francese e partecipa attivamente al movimento per l'indipendenza dell'Algeria; una posizione che si ritrova in molte sue opere nei solchi tematici dell’oppressione coloniale e dello sfruttamento.

Con la sua scrittura, infatti Duras desidera dare voce a coloro che stanno ai margini della società la cui voce è spesso trascurata o soffocata dalla società dominante: donne, immigrati, emarginati.

Nel 1943 pubblica il primo romanzo con lo pseudonimo “Duras”: La vie tranquille ed entra a far parte della Resistenza, nel gruppo diretto da François Mitterrand.

Ma è negli anni Cinquanta che inizia a dedicarsi seriamente alla scrittura, quando diventa nota con Un barrage contre le pacifique. I romanzi di questi anni hanno uno stile minimalista, ispirato a scrittori statunitensi come Hemingway e Dos Passos.

Negli stessi anni inizia l'esplorazione delle forme: la fluidità della narrazione, l’esplorazione delle complessità umane e delle questioni politiche - tratti che ben presto diventano distintivi anche della sua produzione cinematografica. Intellettuale a tutto tondo infatti, Duras nel corso della sua carriera dirige diversi film, tra cui Hiroshima mon amour (1959) e India Song (1975).

L'amante
L'amante Di Marguerite Duras;

La storia d'amore di una francese quindicenne con un giovane miliardario cinese, sullo sfondo di un ritratto di famiglia, nell'Indocina degli anni trenta. Racconto di lucidità struggente, di terribile e dolce bellezza, "L'amante" trasfigura e risolve integralmente in una scrittura spoglia e intensa, il complice gioco che la memoria e l'oblio ricalcano sulla trama della vita.

La scrittura di corrente

L’apice del successo arriva nel 1984, quando pubblica L’amant. Il libro vende un milione e mezzo di copie, vince il premio Goncourt e permette a Marguerite Duras di raggiungere la fama internazionale.

Questo romanzo autobiografico, ambientato nell'Indocina coloniale, esplora, indovinate un po’, la relazione di una giovane ragazza francese con un ricco cinese più anziano.

Il romanzo segna una cesura nella produzione della scrittrice, che qui mette a punto la «scrittura corrente», da lei descritta come: «quel modo di mostrare le cose sulla pagina passando da una all’altra senza insistere o spiegare: dalla descrizione di mio fratello a quella della foresta tropicale, dalla profondità del desiderio a quella del blu del cielo».

L'idea di scrittura di Marguerite Duras è infatti intrinsecamente legata alla sua visione dell'arte come indagine profonda delle emozioni umane e delle complessità delle relazioni interpersonali; concepisce la scrittura come un atto di esplorazione attraverso il quale si può sondare il profondo mistero dell'esistenza umana e ricercarne la vera essenza.

La realtà è un mosaico di esperienze e percezioni soggettive. E la narrazione deve esplorare i confini dell'identità, la natura del desiderio, l'amore e la morte nel modo più profondo e coerente possibile: alternando flashback, montaggio temporale e punti di vista molteplici. Una scrittura asciutta ed essenziale: frasi brevi e incisive, un linguaggio suggestivo che lascia spazio all'immaginazione del lettore; una vera e propria economia di mezzi per focalizzare l'attenzione sulle emozioni e sui significati nascosti dietro le parole; per addentrarsi nei recessi della psiche umana, penetrare nell'inconscio, esplorando le emozioni più profonde e spesso oscure, mettendo in luce desideri inconfessati, paure recondite e tormenti interiori.

L’amante

Al limite tra autobiografia e romanzo, ne L'amante Marguerite Duras ripercorre la sua prima storia d’amore, intrecciandola alle tragiche vicende familiari che la portarono a lasciare l’Indocina.

Poi un giorno sono spariti. Madre e fratelli adesso sono morti. È troppo tardi anche per i ricordi. Adesso non li amo più. Non so più se li ho amati. Me ne sono andata. Non ho più nella testa il profumo della sua pelle, negli occhi il colore dei suoi occhi. Non mi ricordo più la voce, se non a volte quel tono dolce, di sera, quand'era stanca. La sua risata non la sento più: né la risata, né le grida. È finita, non me ne ricordo più. Per questo è facile scrivere di lei adesso, a lungo, estesamente, è diventata scrittura corrente

Marguerite Duras vuole parlare delle zone d’ombra, dei periodi nascosti della sua giovinezza, di fatti, sentimenti, eventi che ai tempi ha dissimulato. Lo dichiara lei stessa: esplicitamente, qualche pagina prima di queste poche righe, e implicitamente, avanzando nella scrittura come si avanza nei ricordi: descrive, riflette, si sposta.

Così prima siamo su un traghetto sul Mekong nel 1930 e ascoltiamo la voce di una Marguerite quindicenne; poi un anno e mezzo dopo, la Marguerite scrittrice ci porta in Francia con sua madre; e poi ancora nel 1942 a Saigon, davanti alla tomba del suo fratellino; e ancora indietro nel tempo, a lei bambina, nella sua casa ad Hanoi, suo padre ancora vivo.

Scrittura di corrente, così chiama lei quel modo di mostrare le cose sulla pagina passando da una all’altra senza insistere o spiegare, accogliendo i vuoti e le mancanze, passando dalla prima alla terza persona come su un dondolo inarrestabile: prendere le distanze per poi abbattere ogni barriera.

Perché di sua madre Marguerite non avrebbe potuto scrivere prima che morisse: il calore era troppo, così come la possibilità dei suoi sentimenti di mutare. Le zone oscure sono il più solido punto di partenza per uno scrittore per sviscerare una materia, allontanandosene per non bruciarsi, ma raccogliendo così un fuoco vivo da donare ai lettori, tirando fuori la propria “ombra interiore”.

Nei libri in cui racconto la mia infanzia, ad un tratto non so più che cosa ho tralasciato e che cosa ho raccontato, credo di aver parlato del nostro amore per nostra madre, ma non so se ho parlato anche dell'odio, di quanto ci amavamo e di quanto anche riuscivamo a odiarci, vivendo quella storia di rovina e di morte che era la storia della nostra famiglia, una storia fatta di amore e odio, che sfugge ancora ad ogni mio intendere, che mi è ancora inaccessibile, celata nella profondità della mia carne, cieca come un neonato il primo giorno

Marguerite Duras, L'amante

I libri di Marguerite Duras

Gli impudenti

Di Marguerite Duras | Feltrinelli, 2024

Il viceconsole

Di Marguerite Duras | Feltrinelli, 2023

Il rapimento di Lol V. Stein

Di Marguerite Duras | Feltrinelli, 2022

Il dolore

Di Marguerite Duras | Feltrinelli, 2019

Giornate intere fra gli alberi

Di Marguerite Duras | Feltrinelli, 2019

L'amante

Di Marguerite Duras | Feltrinelli, 2015

Occhi blu capelli neri

Di Marguerite Duras | Feltrinelli, 2015

La ragazza del cinema

Di Marguerite Duras | Del Vecchio Editore, 2014

I miei luoghi. Conversazioni con Michelle Porte

Di Marguerite DurasMichelle Porte | Edizioni Clichy, 2013

Quaderni della guerra e altri testi

Di Marguerite Duras | Feltrinelli, 2008

Estate '80

Di Marguerite Duras | Filema, 1996

Ti potrebbero interessare

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente