La redazione segnala

Premio Strega 2023: ha vinto Come d'aria di Ada D'Adamo!

E così, la lavagna più osservata d’Italia ha fornito il suo oracolo ancora una volta: il Premio Strega 2023 va a Come d'aria di Ada D'Adamo, scrittrice la cui assenza fisica non ha impedito il conferimento di un riconoscimento importante (D'Adamo è mancata lo scorso primo aprile, pochi giorni dopo aver saputo che il suo romanzo era entrato a far parte della dozzina candidata alla vittoria del Premio)

Come d'aria (pubblicato da Elliot edizioni) è un romanzo che resterà, per ragioni delle quali il premio che stasera gli è stato attribuito al Ninfeo di Villa Giulia può rendere conto solo in parte: 185 voti e trionfi dal Premio Strega Giovani al Mondello e lettori appassionati in ogni fascia d'età.

In generale, possiamo dire che quella appena conclusasi è stata un’edizione nella quale i libri arrivati a contendersi la finale sceglievano di inquadrare la Storia, larga, collettiva, attraverso il prisma di quelle individuali. Ma è anche stata un’edizione nella quale i racconti individuali hanno mostrato di aver ormai sedimentato la consapevolezza che nessuna storia può dire sé stessa al di fuori di una dimensione collettiva.

Famiglia è una parola che quest’anno ha attraversato lo Strega come un movimento carsico di tanto in tanto riemergendo ad affermare con forza come i legami che si creano e si rimodulano nell'alveo di ogni famiglia sono di per sé un laboratorio di pulsioni, aspettative, affetti, frustrazioni, fusioni e lacerazioni.

In ultima istanza, un diorama della crescita che a ciascun essere umano è dato sperimentare. Anche quando – come nel caso di D'Adamo – i legami incarnano il più indifferibile momento di verità. Dolore e amore, come dritto e rovescio di una indissolubile medaglia.

«Con la massima sincerità e senza mai scivolare nel pietismo o nell’autocommiserazione, Come d’aria racconta la storia di una resilienza e di un coraggio straordinari, che ci insegna ad amare la vita e a saperne cogliere la bellezza, anche nei momenti più difficili», scrive Elena Gibellini nella recensione apparsa su Maremosso a fine aprile.

Come d'aria
ha compiuto l’impresa di restituire ai lettori l’immagine viva e credibile di una donna che si misura con le tremende difficoltà che la vita le mette di fronte e che, grazie al proprio coraggio e alla capacità di raccontare con precisione il suo percorso di madre di una bambina affetta da una grave malformazione cerebrale (e la cui malattia non era stata diagnosticata prima della nascita per incuria dei medici), trova un riscatto glorioso; un riscatto che redime anche quelle che – a differenza di lei – una voce per dire quella storia non ce l'hanno. In questo, proprio in questo, il libro definisce la sua natura anche politica

Se è vero – come scriveva Calvino – che «ogni vita è quella che doveva essere», allora la vita di Ada D’Adamo è riuscita a mantenere la promessa più importante.

Un libro, insomma, per tutti coloro che nel potere della letteratura vorranno trovare l’unico balsamo composto in egual misura da consolazione e verità. Averlo messo nero su bianco, questa sera, è un risarcimento bellissimo, che infonde fiducia nella letteratura e nei suoi figli fatti di carta e fatti d'aria: i libri.

Scopri i libri finalisti al Premio Strega 2023

Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli) di Rosella Postorino, 170 voti 

La traversata notturna (La nave di Teseo) di Andrea Canobbio, 75 voti

Dove non mi hai portata. Mia madre, un caso di cronaca (Einaudi) di Maria Grazia Calandrone, 72 voti

Rubare la notte (Mondadori) di Romana Petri, con 59 voti

Qualche nota sui protagonisti e i numeri della serata.

La conduzione è stata affidata nuovamente alla bravissima Geppi Cucciari, che ha intervistato i candidati e le candidate mentre sul palco avveniva lo spoglio dei voti.

Il premio è stato assegnato da una giuria composta da 400 Amici della domenica, ai quali si sommavano 220 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da oltre 30 Istituti Italiani di Cultura all’estero, 20 lettori forti e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma: in totale, 660 aventi diritto.

Numeri che danno la dimensione di quanto lo Strega rimanga la manifestazione più partecipata e osservata nel panorama dell'editoria italiana

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