Tonia Mastrobuoni consiglia… Rumore. Un difetto del ragionamento umano di Daniel Kahneman

È da poco tornata in libreria con L’inattesa, una lucida analisi del ciclo politico che ha cambiato per sempre le sorti dell’Europa sotto lo sguardo vigile della cancelliera Angela Merkel, per cui non stupisce che una giornalista come Tonia Mastrobuoni si interessi a un libro che si prefigge portare avanti una maggiore oggettività.

Il rumore di cui parla Tonia Mastrobuoni quando le chiediamo un consiglio di lettura non è da intendersi come semplice fastidiosa interferenza acustica. Il rumore di cui parla è più sottile, più infido, oltre che infinitamente più pericoloso: un sottofondo di bias cognitivi e contingenze specifiche che apparentemente potrebbero sembrare senza importanza, ma che rischiano di avere gravi conseguenze sulla nostra vita.

Non ci credete? Prendete il caso di due medici che danno due diagnosi diverse allo stesso paziente sulla base degli stessi esami, o di due giudici che assegnano pene diverse a colpevoli che hanno commesso lo stesso reato. Si potrebbe dare la colpa di questo sfasamento a un diverso grado di competenza, o a un’opposta concezione della giustizia, eppure Daniel Kahneman ci spiega che è colpa di un rumore di fondo.

Premio Nobel per l'economia e fine psicologo, Daniel Kahneman dedica un saggio a un fenomeno onnipresente ma raramente indagato, spingendo il lettore ad assumere una maggiore consapevolezza sull’influenza che il rumore esercita su decisioni, previsioni e valutazioni.
Anche perché spesso la colpa è anche solo di un episodio di troppo guardato su Netflix.

Dalla sanità pubblica alle aule dei tribunali, dalle sale riunioni al salotto di casa: il rumore è costante e forse impossibile da eliminare del tutto, ma prenderne coscienza può essere un primo passo verso una maggiore oggettività.