La redazione segnala

Premio Wondy 2024: vincono Antonella Lattanzi e Laura Imai Messina

Ieri sera presso il Teatro Manzoni di Milano dalle ore 20:45 si è tenuta la serata finale della settima edizione del Premio Wondy per la letteratura resiliente, il riconoscimento letterario nato nel 2018 in memoria della giornalista e scrittrice Francesca Del Rosso (1974-2016) riservato ogni anno a libri che attraverso la prosa letteraria esprimano con particolare forza il concetto di resilienza. Durante l’evento, organizzato dall'associazione Wondy Sono Io, creata da Alessandro Milan con l’obiettivo di proseguire la grande eredità umana e intellettuale lasciata dalla moglie Francesca, e in collaborazione con Banco BPM, CDP, Tendercapital, Community e il settimanale F, sono stati annunciati i vincitori dei premi assegnati dalle due giurie:

Antonella Lattanzi vince il Premio Wondy Giuria tecnica con Cose che non si raccontano (Einaudi, 2023), mentre Laura Imai Messina vince per la Giuria Popolare con L’isola dei battiti del cuore (Piemme, 2022).

Cose che non si raccontano
Cose che non si raccontano Di Antonella Lattanzi;

Non è mai il momento giusto per fare un figlio. Prima vogliamo vivere, viaggiare, lavorare. Antonella vuole diventare una scrittrice: la sua è un’ambizione assoluta, senza scampo. Per questo a vent’anni, per due volte, interrompe volontariamente la gravidanza. Quando anni dopo si sente invece pronta, con un compagno a fianco, è il suo fisico a non esserlo.

L' isola dei battiti del cuore
L' isola dei battiti del cuore Di Laura Imai Messina;

Nel sud-ovest del Giappone, in una pozza di mare condivisa da due province, Kagawa e Okayama, nuota un'isoletta unica al mondo: Teshima. Sulla punta orientale dell'isola, sorge un minuscolo edificio in cui sono catalogate le pulsazioni del cuore di decine di migliaia di persone, alcune vive altre già ombre, provenienti dai luoghi più disparati del pianeta.

Il tema della serata, condotta da Camila Raznovich e Alessandra Tedesco, è stato il riscatto sociale, introdotto e approfondito durante tutta la serata dalle letture di Gaia Tortora, presidente della giuria tecnica, e vari ospiti tra cui l'Orchestra del Mare, attiva in progetti di riabilitazione in carcere.

La premiazione è stata accompagnata dall’esibizione di Clara Soccini, in arte CLARA, vincitrice di Sanremo Giovani 2023 e concorrente di Sanremo 2024, nota anche per la serie tv campione d’incassi Mare Fuori, dove interpreta Giulia/Crazy J, accompagnata al pianoforte da Leo Einaudi, compositore, produttore e cantante.

I premi in palio per la vincitrice decretato dalla Giuria tecnica, presieduta quest'anno da Gaia Tortora e composta da un parterre di nomi eccellenti del mondo letterario, sono 5.000 euro e una prestigiosa tela dell'artista Luca Tridente. La vincitrice del premio Wondy Giuria popolare si è invece aggiudicata un premio di 2.000 euro.

Ricordiamo gli altri libri finalisti della VII edizione del Premio Wondy:

La vita di chi resta
La vita di chi resta Di Matteo B. Bianchi;

"Quando torni io non ci sarò già più." Sono le ultime parole di S. a Matteo, pronunciate al telefono in un giorno d'autunno del 1998. Sembra una comunicazione di servizio, invece è un addio. S. sta finendo di portare via le sue cose dall'appartamento di Matteo dopo la fine della loro storia d'amore.

Parole nascoste
Parole nascoste Di Arianna Montanari;

Ogni famiglia è un pianeta governato da leggi tanto precise quanto misteriose. Il sole di questa famiglia è il padre, un sole nero, riottoso, che però quando decide di donarsi esprime un calore ineguagliabile. Malinconia, alcolismo, depressione, malattia sono le eclissi spaventose e inattese, i lacci che impediscono i movimenti, le parole impronunciabili.

Una piccola pace
Una piccola pace Di Mattia Signorini;

Nel 1933, poco dopo l’ascesa al potere di Hitler, un padre si mette in viaggio con il figlio, spinto dal desiderio di tornare nei luoghi delle Fiandre che hanno segnato la sua vita. Solo una volta giunto a Ypres, l’ex soldato tedesco è in grado di ripercorrere una storia che, nonostante l’atrocità della guerra, somiglia a una favola a cui bisogna semplicemente affidarsi.

Male a est
Male a est Di Andreea Simionel;

Andreea Pav?l vive in Romania con la madre e la sorella. Il padre, invece, è emigrato a Torino per lavoro. Questa distanza riempie la vita delle tre donne, le cui giornate trascorrono al ritmo dell'assenza, dei messaggi da inviare, delle telefonate da fare, delle parole che si devono dire per mantenere il legame.

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