Premio Inge Feltrinelli: il podcast Punto a capo

Ricominciare dopo che la guerra ha portato via tutto. Ricostruire la propria casa altrove. Rifugiarsi in un paese lontano dalle persecuzioni e dalla violenza. Nell’ultimo decennio in Italia sono arrivati più di 100 mila minori non accompagnati, arrivati da Paesi in guerra e povertà senza famiglia né genitori. Punto. A capo è il viaggio della VD del Liceo Scientifico Mancini di Avellino tra le emozioni e i sogni dei giovani rifugiati accolti in Italia. Questo podcast è il progetto vincitore della prima edizione del Premio Inge Feltrinelli - Raccontare il mondo, difendere i diritti, per la categoria Scuole.

Episodio 1.

Punto. A capo. Un podcast per ricominciare.

Gli studenti del Liceo Mancini intervistano Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, sui temi dell’accoglienza e raccontano l’esperienza di Lisa, che ha attraversato mezza Europa da Kyiv ad Avellino e delle ragazze rifugiate dell’associazione Nosotras.

Episodio 2.

I sogni dei giovani afghani.

Afghanistan, 2001: crescere nella speranza della democrazia e risvegliarsi in un incubo nel 2023. Maria De Chiara, responsabile dell’associazione Intra, racconta cosa sono i corridoi umanitari e le difficoltà dei SAI - i sistemi di accoglienza e integrazione penalizzati dopo il decreto Cutro.

Episodio 3.

Combattere l’invisibilità. Inclusione e integrazione, un processo difficile.

“Essere invisibili a qualcuno è quanto di peggio ci possa essere. Essere riconosciuti come persone è il primo passo per i rifugiati che cercano una nuova vita”, racconta Letizia Monaco dell’associazione di volontariato Comunità Accogliente.

Potete ascoltare la seconda e la terza puntata del podcast su Spotify, alla voce Punto. A capo.

Ricordiamo che il Premio Inge Feltrinelli, articolato in tre categorie, nasce allo scopo di puntare i riflettori sul tema dei diritti, riscoprendo la voce di donne e giovani troppo spesso taciute o non ascoltate. La prima categoria è quella dei diritti violati, rivolta alle donne di ogni età e nazionalità che vogliano cimentarsi con un reportage dedicato al tema.

La seconda categoria riguarda i diritti in costruzione, cioè tutte quelle richieste che mirano alla costruzione di una società votata all'inclusività, e si rivolge ad autrici di fiction e di non fiction che raccontino questo percorso di costruzione, di confronto e, perché no, di scontro. Infine, lo spazio dedicato ai giovani, quello dei diritti in pratica, è la terza e ultima categoria, rivolta alle scuole secondarie di secondo grado: con lo sguardo ancora libero da condizionamenti e pregiudizi, le nuove generazioni sono chiamate a scovare nuove prospettive per mettere o rimettere in gioco i diritti e il cambiamento, attraverso la creazione di un podcast d'inchiesta.