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Il futuro visto dai giovani: le opinioni dei ragazzi su temi di impegno civico

Il progetto si è articolato in quattro appuntamenti durante l’intero anno scolastico (ciascuno prevedeva l’invio di materiale didattico, la visione di un evento in live streaming e la visione di film a tema), e aveva per obiettivo quello di sensibilizzare le nuove generazioni sui grandi temi d’attualità, dando voce ai protagonisti dell’impegno civile, sociale, umanitario, culturale e scientifico, per suscitare nei ragazzi la voglia di comprendere il presente, ponendosi sempre nuove domande e diventando attori del cambiamento sociale.

Gli appuntamenti, patrocinati dal Ministero dell'Istruzione e dal Comune di Milano, hanno registrato un grande successo e uno straordinario coinvolgimento sia dei ragazzi presenti alla diretta
da Piazza dei Mestieri di Milano, sia delle migliaia di studenti collegati in streaming dalle loro classi e dalle sale cinematografiche di tante città: ad ogni evento in live streaming erano collegati dai 30 ai 50mila ragazzi da tutte le Regioni d’Italia e migliaia hanno avuto l’opportunità di seguire gli eventi dai cinema delle loro zone, grazie al supporto dei soci Conad del territorio, che hanno creato degli ‘eventi nell’evento’ invitando nei cinema molti stakeholder locali, come istituzioni ed enti del terzo settore.

Al successo dell’iniziativa hanno contribuito gli ospiti d’eccezione coinvolti: dal Presidente Pietro Grasso che insieme a Salvo Ficarra ha parlato di legalità, ai Fridays For Future Italia e ASVIS che hanno affrontato il tema delle emergenze climatiche con Giovanni Storti; da Amnesty International, che ha parlato di educazione alla non violenza e al rispetto dell’altro, alla Fondazione Veronesi che ha toccato il tema della sana alimentazione e del suo rapporto con etica e sostenibilità, grazie anche alla testimonianza di Filippo Magnini.

Nelle settimane successive agli incontri, i ragazzi hanno risposto a un questionario per esprimere la loro opinione rispetto ai temi trattati: grazie alla collaborazione con Ipsos - leader mondiale nelle ricerche di mercato - che ha analizzato le risposte in forma aggregata, questa survey realizzata su un campione di circa 150mila ragazzi/e delle scuole superiori di tutta Italia e circa mille insegnanti, può restituire oggi il punto di vista delle nuove generazioni su quattro tematiche di grande attualità sociale: lotta alle mafie - educazione ambientale - educazione alla non violenza e rispetto dell’altro - educazione alimentare.

Un prezioso osservatorio che Fondazione Conad ETS mette a disposizione dei rappresentanti del mondo politico-istituzionale, della cultura e dell’impegno civile.

I relatori del convegno

I PRINCIPALI DATI EMERSI DALL’INDAGINE

Nella tavola rotonda Il futuro visto dai giovani, con la Direttrice Cristina Alfieri e Franco Barbano, presidente di Unisona, a commentare i dati emersi dall’indagine sono stati Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos, Massimiliano Valerii, Direttore Generale Censis, il filosofo Umberto Galimberti, Chiara Pacifici, Responsabile Scuola Amnesty International Italia, Valentina Mazzacane, Docente dell’Istituto Falcone Righi di Corsico.

Tra gli highlights, rivelatori del punto di vista delle giovani generazioni, segnaliamo:

➢ In media il 27% degli intervistati non aveva mai partecipato ad approfondimenti su questi temi né a scuola né fuori.

➢ In media oltre l’80% ha dichiarato di essersi preparato a questi momenti informativi dimostrando interesse per la tematica trattata e il giudizio post evento è stato molto positivo (gradimento dall’86 al 93% per i ragazzi e dal 93 al 98% per gli insegnanti).

➢ Sul tema lotta alle mafie, il 39% dei ragazzi pensa che stia crescendo la mentalità mafiosa tra i giovani e solo il 30% pensa che i giovani non siano disposti ad accettare atteggiamenti mafiosi oggi. Il 43% pensa di non poter fare la differenza nel combattere questo fenomeno.

➢ Sul tema ambientale, l’88% si dice preoccupato per il cambiamento climatico; il 44% dichiara di voler fare una professione che contrasti il cambiamento, ma solo il 24% dichiara di avere un ruolo attivo in famiglia nel promuovere comportamenti più sostenibili.

➢ Sull’educazione alla non violenza e in particolare sulla violenza di genere, il 66% pensa che la causa siano gli stereotipi di genere e il 54% la cultura ancora maschilista e patriarcale. Il 17% dei maschi dichiara che la violenza scatta per colpa degli atteggiamenti provocatori delle donne!

➢ Sul bullismo il 58% segnala di sentirsi limitato nel fare commenti (soprattutto i ragazzi che lo dichiarano nel 69% dei casi) e ha paura di passare per scorretto. Il 42% si pente spesso di ciò che dice nelle discussioni (soprattutto le ragazze che lo dichiarano nel 47% dei casi).

➢ Sull’educazione alimentare il 46% dice di informarsi sull’impatto che hanno sull’ambiente i cibi e il 61% è disposto a cambiare alimentazione pur di mangiare cibi che impattano meno sull’ambiente.

➢ In generale, la percentuale di ragazzi che sente di poter fare la differenza con i propri atteggiamenti rispetto a questi temi oscilla tra il 33 e il 55%... ancora molti pensano di non poter fare la differenza.

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