Due generali al telefono

Il libro è una bomba. Si chiama Peril ed è scritto dal famoso Bob Woodward (78 anni, uno dei due del Watergate) e Robert Costa,35 anni, inviato del Washington Post. Sarà sicuramente (perlomeno in America) il bestseller 2021. Il libro racconta gli ultimi pazzeschi giorni di Trump alla Casa Bianca, in cui l’America e il mondo sono stati davvero in pericolo. Il libro rappresenta il terzo (e per ora ultimo) capitolo della trilogia inaugurata nel 2018 da Woodward e Costa con Fear (in italiano Paura - Trump alla Casa Bianca, edizioni Solferino)

E il pezzo forte è la rivelazione che, due volte, il generale Mark Milley, capo di stato maggiore, al vertice del Pentagono, chiamò, per rassicurarlo, il suo omologo a Pechino, il generale Li Zuocheng . La prima volta fu alla vigilia delle elezioni, il cui verdetto Trump aveva già detto non avrebbe accettato. “Andrà tutto bene, credimi”.

La seconda fu dopo il “tentato colpo di stato” del 6 gennaio 2021 (definizione, sempre nel libro, della direttrice della CIA), quando Milley riassicurò Li (che sembrava davvero preoccupato che potesse partire un attacco nucleare alla Cina) che Trump non aveva nessun potere di comandare alcunché, e che lo tenevano in una sorta di camicia di forza.

Nessuno ha smentito (neanche Trump); le cose, dunque andarono così. E fa piacere sapere che Li e Milley si possano parlare al telefono e che si fidino l’uno dell’altro; questo Li, ho guardato su Wikipedia, sembra anche lui una persona a posto.
Quindi guardiamo con fiducia alla possibilità che la terza guerra mondiale sia perlomeno rimandata.
Una telefonata può sempre salvare il mondo. Anche su Huawei.