Diciamola tutta senza nasconderci: le scarpe sono feticci, messaggi, allusioni… Promettono sensualità e mistero, fascino, seduzione e non di rado perversione.
Scarpe da donna: punte affilate e tacchi a spillo, stiletti, anfibi, ballerine e bebè…
Stivali da texano, per enfatizzare la virilità del protagonista: un oggetto che racchiude in sé tutta l’anima di un uomo duro, ruvido, calloso e spietato, dal fascino rude.
Francesine e derby per sottolineare eleganza e stile: un uomo di classe, una donna raffinata.
Calzature sportive – più o meno consumate – per un protagonista giovane, energico o indifeso.
Mettere una scarpa in copertina non può che rappresentare un messaggio, non è una scelta puramente estetica.
C’è spesso un tocco di voyeurismo nell’immagine di una calzatura, perché sottintende il piede che la indosserà, allude. Non a caso è una simbologia ricorrente dei romanzi erotici: «in queste pagine troverai narrazioni piccanti e donne seduttrici».
Le scarpette da bambino ci dicono «questa è la storia di un incolpevole» e torniamo comunque a un messaggio nient’affatto casuale.
Ma le scarpe possono rappresentare anche scomparsa, morte o violenza. La scarpa rossa è ormai sinonimo di denuncia contro il femminicidio. Dunque, attenzione: le scarpette rosse non sono più così innocenti come quelle della fiaba di Andersen.
Sarebbe un errore di valutazione mettere una scarpa in copertina se questi elementi non fossero poi presenti nel romanzo.
Tutto questo per voi ha un significato? Scegliereste un libro per la calzatura che viene ritratta?
Candidato al Premio Giorgio Scerbanenco 2017 per il miglior romanzo noir italiano. Milano, novembre 1963. Un industriale con la passione per il cinema viene trovato impiccato. Omicidio o suicidio?
Un romanzo che ha conquistato i lettori giapponesi e generato passione, entusiasmo, discussioni; una storia indimenticabile, intensa e tenera, dove la verità dell'amore vince il tempo e la realtà per rendere immortali i sentimenti.
Risse da bar, scazzottate sul ring, barbecue in famiglia e l'incessante lotta contro i torti sui piú deboli: cinque avventure inedite che riportano Hap e Leonard alla loro giovinezza e fanno luce sulle origini della loro leggendaria amicizia.
Una nuova edizione del capolavoro di Mary McCarthy. Un romanzo affilato, di ampio respiro, in perfetto equilibrio tra satira e tragedia, e un ritratto impeccabile dell'America di Roosevelt e del New Deal, sospesa tra sogni di rigenerazione collettiva e il permanere di un classismo spesso brutale.
Le regole da non infrangere erano due: mai mischiare il piacere agli affari, mai portare il lavoro in camera da letto. Nell'attimo esatto in cui avevo posato gli occhi su Jackson Rutledge ero sicura che le avrei infrante entrambe. E non potevo dire di non sapere che sarebbe stato un grosso errore.
Domenico Starnone ci regala una storia emozionante e fortissima, il racconto di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera.
Dorset, Inghilterra. Harriet è una donna sposata e piuttosto sola, in cerca di lavoro. Ha un’unica amica, Charlotte, madre di tre bambini. Le due donne sono molto diverse tra loro. La prima ha una vita modesta, fatta di routine e ingabbiata in un rapporto quasi morboso con il marito. Charlotte, invece, è indipendente, gode di una migliore situazione economica, e ha avuto il coraggio di mollare il compagno.
La vede ovunque: al tavolino di un bar, alla fermata dell'autobus, al supermercato. Ogni volta, per un istante Abi dimentica l'incidente, dimentica che sua sorella Lucy è morta, dimentica il dolore che la consuma da oltre un anno. E, ogni volta, Abi rimane inevitabilmente delusa.
Cenerentola non è andata a vivere nel castello, ma in una comune punk. E non ha nessuna intenzione di finire in sposa a un principe. Meglio la compagnia degli amici ratti. Una controfiaba, festosa e irriverente, che combatte e abbatte stereotipi e ghettizzazioni, sotto la risata che li seppellira.
Al centro della nuova indagine del vicequestore Giulia Ferro un caso particolarmente drammatico: la morte di Cinzia, una bambina di sette anni, scomparsa all'uscita da scuola e ritrovata cadavere in un boschetto ai margini del Parco Nord.
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