Alcuni oggetti nella storia diventano simboli, assumono significati, trasmettono messaggi acquisiti intrinsecamente. Adesso più che mai Peace and Love.
È arrivato il nuovo bulli, bello, lucente, elettrico, modernissimo ma non potrà mai essere come il vecchio, entrato nel mito, icona e simbolo di una generazione libera, pacifista, non violenta.
Il rumore inconfondibile di quel motore, la velocità, parecchio ridotta, ma non per questo un limite per i ragazzi che giravano il mondo senza confini di spazio e di tempo. Il volante quasi orizzontale, i deflettori, i sedili rigidi ma non scomodi, la meccanica semplice («certamente non volare ma viaggiare»), il vano posteriore che, con o senza sedile, fungeva da casa con cassoni, valige, sacchi a pelo, cucine da campo, surf…
Proposto come mezzo di trasporto per i lavoratori o come piccolo caravan per le famiglie in vacanza, si è trasformato nel simbolo della libertà e del pensiero hippie.
Con lo stile inconfondibile creato dall’olandese Ben Pon, nasce come evoluzione furgonata del mitico Maggiolino, con i fanali rotondi e il paraurti leggermente arcuato, che ricordano un volto sorridente.
Nel 2014, dopo molti anni di onorata carriera (partita nel 1949), il Volkswagen Type2, meglio noto come pulmino, Bulli o Kombi è andato in pensione. Veniva prodotto solo in Brasile, negli ultimi anni.
Ora rinasce con il nuovo modello che però non potrà mai avere il fascino retrò di chi ha macinato tutta quella strada, specie negli anni ’60 e ’70 del Novecento. Dall’India a Capo Horn, dall’Afghanistan alla California, da Amsterdam alla Svezia e al Marocco migliaia di ragazzi hanno visto il mondo dai finestrini di un bulli.
Pare che Ben Pon, presentando il suo disegno iniziale ai riluttanti ingegneri della Volkswagen in quel difficile dopoguerra, disse: «Non vi presento un mezzo, ma un sogno, e su questo sogno la Germania tornerà a divertirsi, a correre e a crescere».
Ma i libri? Anche i libri hanno ceduto al fascino del pulmino. Che sia presente e vivo nelle pagine o che sia semplicemente una citazione in copertina, sono molti i libri che lo hanno immortalato.
Attraente, affascinante, evocativo? Sì certo. Una ragione per acquistare il libro? Ditelo voi…
In questo libro P. scende dal palco, spegne i riflettori e ci invita a viaggiare insieme a lui, con il coraggio di aprire la porta della memoria e di avventurarsi fino a dove tutto ha avuto inizio. E appena si ferma per un momento a riposare, ecco che accanto a lui appare un ragazzino intraprendente, originale, pieno di domande.
Domenica 23 maggio 1982, Carol Dunlop (l'Orsetta) e Julio Cortázar (il Lupo), iniziano il viaggio che li porterà da Parigi a Marsiglia, lungo i circa ottocento chilometri dell'Autoroute che taglia in due la Francia. La loro ammiraglia sarà Fafner, un pulmino Volkswagen rosso: il mezzo di trasporto di un'intera generazione di viaggiatori.
Grazie alla passione per il rock, l'arte e il cinema sperimentale e sulla scia dei moti studenteschi di fine anni Sessanta, il diciassettenne Ken e i compagni di liceo assicurano un alito di vita nuova alla provinciale Sasebo, cittadina portuale sulla costa occidentale del Kyushu dominata da una base navale americana.
Bulbul ha appena perso il padre, che giace in un ospedale di Damasco. L'ultima promessa che gli ha fatto è stata di seppellirlo accanto alla sorella nel suo paese natale, vicino ad Aleppo e a 400 chilometri da dove si trova. Un'odissea dolorosa che racconta il volto della Siria senza risparsmiarsi.
"Tutto il blu del cielo", esordio di Mélissa Da Costa diventato un bestseller da seicentomila copie, è una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell'altro, la magia del sentirsi umani.
"In questa storia nuova di zecca, una giornata di pesca finisce per far scoprire ad Hap e Leonard la più inverosimile delle storie: il bibliobus Rolling Literature, una libreria itinerante. Pilastro delle comunità rurali afroamericane nel Texas orientale, lo scuolabus è scomparso, insieme alla sua autista, Harriet Hoodalay.
Le antologie di racconti gialli a tema della scuola poliziesca Sellerio colgono i vari investigatori nei loro momenti intimi e quotidiani e ne mostrano il lato più umano e meno letterario, il carattere; pregi e difetti. Malinconici, burberi, ficcanaso, sarcastici, idealisti, cospirativi, sempre un po' più veri e meno personaggi di fantasia.
Un vero e proprio viaggio contromano a base di cocktail vietati, hippies irriducibili, diapositive all'alba, malviventi messi in fuga. Un inno alla Strada, un caleidoscopio di paesaggi strepitosi e cittadine fantasma, sogni, paure; quello che è stato, che si è amato, quel che è qui e ora e più non sarà... perché la vita è nostra, fino all'ultimo chilometro.
Una rocambolesca avventura on the road attraverso gli Stati Uniti, da Bleecker Street a Manhattan, a Clarksdale, in Mississippi, attraverso scenari mozzafiato e luoghi simbolo del blues. Tra contrattempi e rivelazioni, Zoe e Lorenzo impareranno a conoscersi, riconoscersi e forse ad amarsi.
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