Se ci penso mi viene un nodo alla gola eppure, dopo tanto parlarne, è giunto davvero il momento in cui qualcuno che la libreria l’ha allestita, la lascerà.
La pensione è un traguardo piuttosto ambito in ogni settore lavorativo ma, forse, per chi lavora in libreria, lasciare un luogo che profuma di carta e sapere, quel traguardo non è altrettanto sospirato.
Vorrei celebrarli i miei due colleghi, i nostri due colleghi, Guglielmo e Maurizio che hanno fatto crescere la nostra libreria fino ad oggi. Guglielmo nel settore di musica e film e prima in quello dei videogiochi, Maurizio nel settore di saggistica.
Due persone dal cuore immenso e sempre pronti a condividere un momento spensierato con il collega o la collega in turno.
Sono stati anni meravigliosi quelli che abbiamo trascorso con voi. Tra noi (quelli che resteranno), una delle cose che in questi mesi ci siamo detti più spesso è “quanto ci mancheranno”. Sì, perché Guglielmo e Maurizio li sentiamo arrivare. Maurizio si riconosce dal passo, da quel ritornello musicale che gli sale in mente quando pronunciamo qualche parola particolare, da quella risata fragorosa e teatrale che mi spiazza sempre un po’. Maurizio è unico perché la sua passione, la sua curiosità nel sapere lo hanno reso un’istituzione della nostra libreria.
E poi Guglielmo sempre pronto a strapparti un sorriso con le sue battute divertenti e pungenti. Guglielmo che quando mi vede entrare in libreria mi dice “ma ridi sempre Carmen?”, e io gli rispondo “sono allegra” ma vorrei dirgli “io rido perché ti ho già visto, mi stai aspettando, e so che mi prenderai in giro come sempre. E io rido con te perché tu mi metti di buonumore. Sempre. Per me non sarà lo stesso senza te”.
Cari Maurizio e Guglielmo, perdervi è un vero disastro nel nostro cuore. Vi chiediamo spesso “verrete alla vigilia di Natale?”, “verrete all’inventario?”, “porterete i dolci al vostro compleanno?” (dietro queste domande ci sono tutte le nostre “tradizioni di colleganza”). E sì che ci vedremo ancora, ma la nostra quotidianità verrà interrotta da questo cambiamento che, per quanto atteso e conosciuto, ci coglie impreparati.
In questi anni sono accadute tantissime cose dentro e fuori quel microcosmo che è la nostra libreria. Cose che hanno segnato ciascuno di noi in maniera indelebile ma che ci hanno visto sempre uno accanto all’altro.
Questa è proprio una lettera a voi due, una dichiarazione d’amore pura per tutto quello che ci avete regalato in questi anni. Maurizio, il tuo non arrenderti mai e la tua saggezza. Guglielmo, la tua forza di volontà e il tuo cuore gigante.
Buon proseguimento cari colleghi e non dimenticate “il caffè in galleria”.
laFeltrinelli Salerno
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