Dopo il successo di All’Inferno e ritorno, Carlo Cottarelli spiega quali sono le potenti forze economiche che governano la nostra vita di tutti i giorni. Dobbiamo conoscerle, se vogliamo governarle.
Dunque, proviamo a metterne in fila un po': I sette peccati capitali e le loro controparti, le sette virtù cardinali. Le sette meraviglie del mondo classico e quelle del mondo moderno. I sette doni dello spirito santo... e a voler rovistare un po' fra i titoli di film, libri e opere d'arte ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta. Sette anni in Tibet, Sette spose per sette fratelli, I sette palazzi celesti di Anselm Kiefer...
Insomma, il sette non è un numero qualsiasi.
Carlo Cottarelli, da economista qual è (e quindi persona dotata di una sensibilità particolare verso i numeri) lo sa, e deve averci pensato quando ha deciso di indagare su alcune fra le promesse mancate dell'economia.
A partire da quella i cui effetti rischiano di invalidare e svuotare di senso qualsiasi prossima economia.
Non è che se non ci occupiamo del riscaldamento globale il mondo finisce e finiamo tutti fritti, cotti e bolliti. Ma certo il mondo sarà diverso da quello che abbiamo ereditato dai nostri nonni e genitori: e non sarà migliore.
Sì, il libro punta risolutamente un indice contro la madre di tutte le "scommesse truccate" che l'economia ci ha fatto penzolare sotto il naso negli ultimi decenni: l’illusione pericolosa di una crescita senza limiti in un pianeta dalle risorse limitate. Perché se pure è vero - ad esempio - che le emissioni di gas serra sono percentualmente diminuite, in termini assoluti stanno aumentando, e non ci basterà baloccarci con la mera idea di una transizione green che nessuno sembra veramente voler abbracciare. Dobbiamo cambiare.
Ma non c'è solo la consapevolezza ecologica: nel libro si tratta anche del "sogno libertario" delle criptovalute, di quello dell’indipendenza delle banche centrali, della finanziarizzazione del sistema economico e la sconfitta della fatica del lavoro attraverso la tecnologia. Si parla di globalizzazione e libera circolazione delle merci in un mondo senza barriere e anche dell’idea alla base della vulgata neoliberista, quella secondo la quale, tagliando le tasse ai ricchi, tutti staranno meglio (come ad esempio dovrebbe avvenire con la flat tax).
Quelli passati in rassegna da Cottarelli sono sette grandi paradigmi che nelle intenzioni di coloro che avevano contribuito a immaginarli, progettarli e realizzarli, avrebbero dovuto rendere più libere le persone attraverso un'economia moderna e capace di adattarsi ai cambiamenti dei contesti in cui si esprimeva.
Ma non sempre la promessa è stata mantenuta.
Nella nostra intervista con il Professor Cottarelli scopriremo alcune delle ragioni per cui in economia i sogni rischiano di trasformarsi in pericolose creature dalla doppia testa di toro e di capra, come quella della chimera rappresentata sulla copertina del libro e che sembra parodiare la scultura-totem di Wall Street.
Venite a sentire la nostra intervista con Cottarelli, e procuratevi la vostra copia di un libro che vi darà più di una buona ragione per tenere le orecchie ben aperte su tutto quel che si muove sotto le promesse - a volte mendaci - dell'economia. Più di una buona ragione: anzi, almeno sette buone ragioni!
Grazie, Professor Cottarelli!
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