Il grande cuore di Francesca Michielin

“Romanzare con passione e potassio” scrive Francesca Michielin nella didascalia di una foto che pubblica su Instagram, immortalandosi mentre mangia una banana di fronte al pc.
È il 13 maggio 2021 e quello scatto segna l’inizio del viaggio di Verde, la protagonista de Il cuore è un organo, che uscito da una sola settimana e già alla sua prima ristampa.

“Volevo raccontare tre figure femminili, intrecciando le loro diverse storie per dare vita a sentimenti di cui non si parla spesso nei romanzi” racconta la cantautrice, che tra le pagine del suo primo romanzo traccia una panoramica di tutte le difficoltà che deve affrontare una giovane artista decisa a fare della musica il proprio mestiere. Insicurezze, sessismo, pregiudizi, critiche e passi falsi sono dietro l’angolo, ma il trucco per non lasciarsi sopraffare è smettere di pretendere da sé stessi la perfezione e imparare ad accettarsi per ciò che si è davvero, fragilità incluse.

Nella nostra intervista, chiediamo a Francesca Michielin cosa abbia significato per lei vincere X Factor ad appena 16 anni e quale canzone del proprio repertorio abbinerebbe a ognuna delle sue protagoniste. Un piccolo spoiler? Sono tre dei pezzi più belli dell’album 2640. Un disco al quale la cantautrice è particolarmente affezionata, anche per via della collaborazione con Treedom che le ha permesso di piantare centinaia di alberi di avocado in Kenya.

L’ambientalismo è un tema che le sta particolarmente a cuore, come dimostra anche la scelta di condurre per SKY Effetto Terra: “Quando si parla di ambiente spesso lo si fa in maniera un po’ assolutistica, mentre noi volevamo fornire una guida pratica, che aiutasse ad affrontare in modo pragmatico alcuni problemi della nostra vita quotidiana”, dal mondo della fast fashion fino al modo migliore per lavare i piatti.

E quando domandiamo a Francesca Michielin cosa si provi a rispondere alla posta del cuore alle lettrici di Cosmopolitan, la cantautrice la butta sul sarcasmo: “Dare consigli d’amore è mega-difficile… ma penso di essere molto credibile nel ruolo, dato che vivo spesso dei disagi amorosi”.

Non mi intendo d'amore, non lo so spiegare / Ma quando mangio con te ho paura che arrivi il caffè cantava infatti in Io non abito al mare, ammettendo di essere ben poco ferrata sul tema romantico ma di voler provare comunque a metterlo in musica. Perché alla fine una canzone, per Francesca Michielin, non è che un modo per “tirare fuori delle parti di te che magari non conosci bene e con le quali non sei ancora in confidenza… ti confronti con il pubblico e ti rendi conto che quelle stesse parole che hai utilizzato ti possono servire per capire delle cose. Una canzone, in questo, è un classico nel senso in cui lo intendeva Calvino: ha sempre qualcosa da dirti”.