Due anni fa, la vita di David Quammen è cambiata per sempre.
“Beh, non è certo l’unico cui il 2020, ha cambiato la vita!”, direte voi.
Vero: tutti siamo cambiati, nel bene e nel male, nel corso di un anno che ha visto il mondo trattenere letteralmente il respiro.
Un mondo rimasto senza fiato dalla paura di un virus letale e contagiosissimo che ha varcato ogni frontiera come il viaggiatore più veloce ed elusivo.
Ma se è vero che “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”, è altrettanto vero che alcune vite sono state cambiate dal Covid 19 più delle altre, e quella di Quammen è senz’altro fra queste. Il suo libro, Spillover, pubblicato nel 2011, era un’inchiesta basata su interviste a virologi e scienziati, che avvertiva a chiare lettere del pericolo in arrivo: attenzione! – tutti erano messi in guardia – la compromissione della natura che l’uomo opera incessantemente non è senza conseguenze: e favorirà certamente la diffusione di nuove forme virali contro le quali non esistono ancora vaccini.
Al di là delle sofferenze inflitte al genere umano dal SARSCoV- 2, Quammen ci ricorda che i virus, come il fuoco, sono un fenomeno non necessariamente negativo, e che può anche portare vantaggi. Come i batteri, fanno parte di noi. Sono « gli angeli oscuri dell’evoluzione », meravigliosi e terribili, e questo li rende meritevoli di essere compresi, più che temuti e aborriti.
Come sarebbe andata a finire, lo sappiamo bene, e anzi "finire" non è un verbo che si adatti bene all'incertezza nella quale ancora oggi ci dibattiamo.
Sì, un vaccino è stato trovato a tempo di record, ma dove la scienza arriva con celerità ed efficienza che hanno dell'incredibile - e il libro di cui parliamo con Quammen quest'oggi ne è senz'altro testimonianza - rischia di non arrivare chi della scienza dovrebbe essere beneficiario.
E così, parallelamente alla diffusione degli unici strumenti di cui l'umanità disponeva per far fronte a una pandemia della quale non si vedeva l'eguale da decenni, si è affermata una pericolosissima vulgata antiscientifica, che ha trovato nei social network il mezzo ideale per fare quel che il virus faceva nel mondo fisico: diffondersi a macchia d'olio, travolgendo ogni presidio di buon senso e positivismo. La politica, poi, ha spesso soffiato sul fuoco, rivelandosi l'anello debole più insidioso e mettendo in mora a volte attraverso proclami demagogici e comportamenti contraddittori le importantissime conquiste scientifiche raggiunte.
Penso che il 2020 abbia cambiato per sempre il modo in cui ci rapportiamo gli uni agli altri. Oggi siamo molto più consapevoli di quanto possa essere insidioso un virus, o di quanto sia importante adottare alcune scomode, ma necessarie misure di sicurezza
Insomma, quello in cui viviamo è un mondo in cui "il battito delle grigie ali di un pipistrello in una caverna nel Sud della Cina può seminare lutti a Times Square", per parafrasare il celebre motto che riassume il paradigma della complessità.
E in un mondo tanto complesso, c'è bisogno di scrittori che riescano a far capire chiaramente idee, storie e tecniche che condizionano la nostra vita di tutti i giorni.
Quammen appartiene certamente a questa ristretta schiatta di fantastici divulgatori, riuscendo per di più nell'ammirevole impresa di rendere accessibili informazioni e storie a tanti livelli possibili di fruizione, così che un libro come Senza respiro può servire da utile vademecum a chi voglia capire bene - ad esempio - cos'è e come funziona l'RNA - del quale abbiamo sentito alla radio e sui media - o un antiretrovirale.
Soprattutto, Senza respiro mantiene la promessa implicita mel titolo risultando dalla prima all'ultima pagina un libro avvincente, che prende il capo di un filo e lo dipana, velocissimo, da una parte all'altra del mondo, seguendo le comunicazioni fra gli scienziati di tanti paesi diversi mentre corrono contro un tempo che stringe alla gola.
È un romanzo, è un thriller. Di più: è un grande libro, come'era un grande libro Spillover, e ci fa riflettere sul patto spezzato fra l'uomo e la natura, e individua l'unica strada possibile per tornare a rinsaldarlo. La conoscenza, in tempi complessi, non è un optional. David Quammen ci aveva avvisati, dieci anni fa: facciamo in modo da non trovarci senza respiro, fra altri dieci.
Anche in occasione della sua presenza a BookCity, vi diamo modo di approfondire alcune delle sue migliori opere. Non perdetevi le recensioni di Spillover e Senza respiro!
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