L'amore raccontato ai bambini con romanzi e albi illustrati

Quanto è complicato il nostro cuore? E quante volte ce lo chiediamo?

Ecco che a risponderci arriva, in occasione del giorno di San Valentino (qui potete trovare altri nostri consigli per bambini per questa giornata), messo al centro di tutto, Il mio cuore, un poeticissimo albo che, alternando pagine fatte con giochi di ombre, di luci e poche parole, prova a raccontarne le mille sfaccettature, che sono anche quelle della vita quotidiana di ognuno di noi.

Infatti, fin da piccoli, sperimentiamo in corrispondenza del cuore, questa strana sensazione che ci fa stare bene o male, e la rappresentiamo, semplificandola, con questo simbolo, ma i modi e i tentativi di raccontarne la complessità sono innumerevoli sin dalla notte dei tempi, così come i libri che vogliono celebrarla. Quanto a dolcezza e originalità, rispetto alla magia dell’incontro, Beatrice Alemagna ce le racconta magnificamente in Mio amore.

Mentre a narrare le stranezze che ci esplodono dentro quando ci imbattiamo in questo sentimento che ci induce a fare cose bizzarre – già nella mitologia rappresentato come un angelo dalle fattezze simpatiche – sono imbattibili e speciali le illustrazioni e i testi di Vittoria Facchini, in Quel mostro dell’amore. Partendo da questa immagine, utilizza espedienti linguistici e grafici per sorprenderci e delineare tutte le sfaccettature possibili, facendoci immedesimare in ognuna, a prescindere dagli anni che si hanno.

Amare a volte è difficile, è difficile dirlo, è difficile e complicato a volte farlo, ma sicuramente è un’esperienza di crescita che arricchisce, fa sorridere e ci rende persone migliori. E ci diverte, proprio come il coloratissimo pop up Mi piaci quasi sempre di Ana Llenas, che gioca con la bellezza e la fatica di accettare la diversità che a volte ci attrae, altre ci allontana, ma rimane sempre ricchezza.

Piccoli o grandi che siamo, le illustrazioni e le storie spesso ci aiutano a dare forma a questa complessità in cui le parole non si trovano e per farlo, in certi casi, potrebbe essere utile proprio La grande fabbrica delle parole,  piccolo e delizioso albo ormai famoso, o l’Aggiustacuori, o semplicemente un gesto semplice e profondo come un bacio accompagnato da alcuni libri fatti ad arte che ne celebrano la potenza, come Baci e Innamorati.

Tra tutti, il libro Sei tu che mi salvi, ha la forza delle parole belle che ciascuno ha bisogno di sentirsi dire, non solo quando è triste, e la semplicità di immagini che vanno dritte al cuore.

A volte, soprattutto se si è giovanissimi e alla scoperta del mondo, l’amore irrompe e sconvolge. A questo punto, non si può che lasciare spazio alla poesia che fa sgorgare le parole dal cuore anche quando non ci sono, magari abbinandole magicamente al colore, come fa Silvia Vecchini con Acerbo a sarai tu, in cui il tam tam di emozioni confuse assume pian piano la forma perfetta di pensieri eccitati che si rincorrono.

Le domande e le incertezze che ci invadono quando batte il cuore sono tante e spesso, per il bene che ci si vuole, la cosa più difficile è capire se quello che si prova sia amicizia o amore: che differenza c’è? come si riconosce? Come si fa a capire se si è innamorati o meno, si chiedono tra loro gli animali nella Domanda dell’elefante. Non sempre è necessario dare un nome alle cose. A volte bisogna dar loro solo il tempo di crescere e apprezzare la bellezza della complicità che riempie il cuore e aspettare che prenda la forma giusta, come quella surreale e bellissima delle tavole di questo libro!