Il mio cuore è una finestra, il mio cuore è scivolo. Può essere chiuso il mio cuore o completamente aperto.
Sapevate che in greco ci sono ben dodici termini per indicare la parola Amore? Eh sì, perché per ogni sfaccettatura di questo sentimento strano che riguarda tutti gli esseri viventi, questa lingua usava una parola diversa! E allora cosa celebriamo il 14 febbraio, è la festa solo di chi si innamora? Forse no: questo giorno può infatti diventare l’occasione giusta per dire a qualcuno a cui teniamo particolarmente che è importante per noi o semplicemente che gli vogliamo bene, chiunque esso sia.
Quanto complicato è il nostro cuore? E quante volte ce lo chiediamo?
Ecco che a risponderci arriva, in occasione del giorno di San Valentino che lo mette al centro di tutto, Il mio cuore (Fatatrac) un “poeticissimo” albo che, alternando pagine fatte di giochi di ombre, luci e poche parole, prova a raccontarne le mille sfaccettature, che sono anche quelle della vita quotidiana di ognuno di noi.
Infatti, fin da piccoli sperimentiamo in corrispondenza del cuore questa strana sensazione che ci fa stare bene o male e la rappresentiamo, semplificandola, con un disegno molto preciso.
Ma i modi e i tentativi di raccontare la complessità del nostro cuore sono innumerevoli sin dalla notte dei tempi, così come i libri che vogliono celebrarla. Quanto a dolcezza e originalità rispetto alla magia dell’incontro, Beatrice Alemagna ce la racconta magnificamente in Mio amore (TopiPittori).
Sono uno strano animale. Uno scherzo di natura con il pelo di cane e la testa di maiale. Gli altri a volte mi scambiano per un gatto, una scimmia, un topo, perfino per un leone… Chi sono?
A raccontare le stranezze che ci esplodono dentro quando ci imbattiamo in questo sentimento, che già nella mitologia viene rappresentato come un angelo dalle fattezze simpatiche che ci induce a fare cose strane, imbattibili e speciali, sono le illustrazioni e i testi di Vittoria Facchini che in Quel mostro dell’amore (Fatatrac) utilizza espedienti linguistici e grafici per sorprenderci e delineare tutte le sfaccettature possibili, facendoci immedesimare in ognuna a prescindere dagli anni che abbiamo.
Amare è a volte difficile: è difficile dirlo, ma è sicuramente un’esperienza di crescita che arricchisce, fa sorridere e ci rende persone migliori; ci diverte proprio come il coloratissimo Mi piaci quasi sempre (Gribaudo) che gioca con la bellezza e la fatica di accettare la diversità che a volte ci attrae, altre ci allontana, ma che rimane sempre ricchezza.
Perché la stessa caratteristica di una persona a volte ci piace e a volte ci dà fastidio? Lolo e Rita sono molto diversi tra loro. Accettare la diversità non sempre è facile... Ma chi ha mai detto che lo è?
Piccoli o grandi che siamo, le illustrazioni e le storie spesso ci aiutano a dare forma a questa complessità emotiva in cui le parole non si trovano, e a volte per farlo potrebbe essere utile proprio La grande fabbrica delle parole (Terre di Mezzo) piccolo e delizioso albo ormai famoso, o l’Aggiustacuori (Logos) o semplicemente un gesto semplice e profondo come un bacio accompagnato da alcuni libri “ fatti ad arte” che ne celebrano la potenza come Baci (Edizioni Corsare) e Innamorati (Terre di Mezzo).
Tra tutti il libro Se tu che mi salvi (Terre di Mezzo), ha la forza delle parole belle che ciascuno ha bisogno di sentirsi dire non solo quando è triste, e la semplicità di immagini che vanno dritte al cuore.
A volte, soprattutto se si è giovanissimi e alla scoperta del mondo, l’amore irrompe e sconvolge; e a questo punto non si può che lasciare spazio alla poesia, che fa sgorgare le parole dal cuore anche quando non ci sono, magari abbinandole magicamente al colore, come fa Silvia Vecchini con Acerbo sarai tu (TopiPittori), in cui lo sgorgare di emozioni confuse assume pian piano la forma perfetta di pensieri vorticosi che si rincorrono.
Quando ti senti giù, quando tutto è grigio intorno a te, quando non vedi una via d’uscita, c’è bisogno di qualcuno che ti dica: io ci sono! E ti voglio bene, te ne voglio tantissimo.
Le domande e le incertezze che ci invadono quando batte il cuore sono tante e spesso per il bene che ci si vuole la cosa più difficile è capire se quello che si prova sia amicizia o amore: che differenza c’è? Come si riconosce?
Come si fa a capire se si è innamorati o meno? Non sempre è necessario dare un nome alle cose, a volte bisogna dar loro solo il tempo di crescere e apprezzare la bellezza della complicità che riempie il cuore e prenda la forma giusta, come quella meravigliosa e sempre diversa che viene fuori dalle splendide tavole del volume Innamorati.
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| Terre di Mezzo, 2020Di
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| Gribaudo, 2018Di
| Terre di Mezzo, 2011Di
| Logos, 2011Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
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