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Walt Disney: un adulto capace di sognare come un bambino

illustrazione di Giusy Gallizia, 2021

illustrazione di Giusy Gallizia, 2021

Sentendo pronunciare il nome Disney, la prima cosa che viene in mente sono i film animati, quelli che hanno fatto la storia. In questo caso, non è solo un modo di dire. I lavoro del signor Walt hanno davvero fatto la storia del cinema animato. Basti pensare che il suo primo e più famoso corto animato risale a quasi cento anni fa, esattamente al 1928. Proprio in quell’anno uscì Steamboat Willie, il primo film in cui il sonoro corrispondeva al movimento della bocca del protagonista, Mickey Mouse. Non si può non meravigliarsi di fronte al topo più famoso del mondo che fischietta mentre manovra il timone del battello. Per gli spettatori dell’epoca si trattava quasi di un miracolo.

Poco meno di un decennio dopo arrivò sui grandi schermi Biancaneve, che fu un successo. Non dobbiamo dimenticare che i primi film animati furono tutti disegnati a mano, fotogramma per fotogramma, o, per capirsi meglio, possiamo dire pagina per pagina. Ogni movimento, ogni espressione era frutto di innumerevoli tavole. Provate solo ad immaginare quanti disegni saranno serviti per i sette nani (chissà se vi ricordate tutti i nomi?) nella scena memorabile in cui vanno a lavorare in miniera canticchiando "Ehi-hoo"!

Il 5 dicembre si celebrano i 120 anni dalla nascita di Walt Disney e, se mi chiedessero di descriverlo con una sola parola, la più appropriata sarebbe: sognatore. Non un sognatore qualsiasi, badate bene, parliamo di un adulto capace di sognare in grande, di sognare come solo i bambini sanno fare, ovvero quando tutti gli ostacoli e le difficoltà rimpiccioliscono davanti alla gioia di realizzare il proprio sogno. Certo, ci sono stati momenti nella sua carriera in cui quello che ha prodotto non era in linea con l’epoca e alcuni film hanno rischiato di portarlo sull’orlo del fallimento. Sono, però, gli stessi film di cui anni dopo il pubblico si è innamorato e che tuttora guardiamo e riguardiamo.

Siamo tutti cresciuti con le storie della Disney, guardandone i cartoni animati e facendoci leggere allo sfinimento i libri da mamme, papà, zii e nonni! Per non parlare delle canzoni che abbiamo intonato a pieni polmoni pensando di essere Elsa, Ariel, Baloo o re Luigi.

Il rapporto tra cinema e libri nel mondo Disney è fondamentale e non è a senso unico. Molte delle fiabe più famose della tradizione hanno trovato nei cartoni animati una nuova vita, con trame riviste quasi del tutto e finali felici che nell’originale spesso non c’erano. Allo stesso modo, dalle storie più recenti del mondo Disney e Pixar, sono arrivati sui nostri scaffali e nelle nostre case libri che abbiamo letteralmente consumato e che forse adesso stanno assieme solo col nastro adesivo! Basti pensare alle storie di Nemo o Frozen.

Anche alcuni grandi capolavori della letteratura hanno ispirato il genio dei Disney Studios, romanzi lunghi e corposi sono stati rivisti sia in forma di animazione che di film veri e propri. Peter Pan si ispira al romanzo di J. M. Barrie, Il libro della giungla al capolavoro di R. Kipling, Winnie Pooh all’omonimo romanzo inglese di Milne, Pinocchio al libro di Collodi, Alice nel Paese delle Meraviglie è tratto dal romanzo di Lewis Carroll e Il gobbo di Notre-Dame dal classico di Hugo. 

Ne sono nati cartoni animati stupendi, con disegni indimenticabili e colonne sonore ricchissime.

Lo stesso è accaduto per film come L’isola del tesoro o Ventimila leghe sotto i mari, tratti dalle opere di R. L. Stevenson e J. Verne. Non contento, il genio di Disney trovò il modo di far convivere animazione e recitazione in progetti come Pomi d’ottone e manici di Scopa, ispirato al romanzo di Mary Norton o l’indimenticabile Mary Poppins, tratto dal libro di P. L. Travers.

Un’altra meraviglia per cui dobbiamo ringraziare Mr. Disney sono i fumetti. Topolino ha debuttato in storie a strisce nel 1930 e da allora si sono aggiunti personaggi che hanno conquistato il nostro cuore: Minnie, Paperino, zio Paperone, Pippo e altri, troppi per nominarli tutti. La fortuna di queste storie a fumetti è stata enorme e duratura, basti pensare al successo di quest’anno: Paperdante. Le incredibili avventure del sommo poeta e della sua guida nei tre regni dell’oltretomba, raccontati con i personaggi del mondo Disney, hanno fatto impazzire grandi e piccini. Da poco è uscito TopoPrincipe, una rivisitazione della storia del più famoso piccolo principe, della sua amica volpe e della sua amata rosa.

Non dobbiamo poi dimenticare i cattivi delle storie Disney, personaggi detestabili e terribili, vero, ma incredibilmente affascinanti. Crudelia, Grimilde, Malefica, Ursula, il maggiordomo che rapisce gli Aristogatti, Scar, Jafar e così via. Sono davvero cattivi, non ci sono scusanti per le loro azioni, e dovremmo odiarli, eppure è inutile negare che anche loro fanno ormai parte dei personaggi del nostro cuore e lì restano, saldi e intoccabili! Proprio al punto di vista dei cattivi sono dedicati due dei romanzi di una collana rivolta ai lettori più grandi: A twisted tale. Sono le storie dei classici ma pensate in un mondo alternativo. Per esempio: e se Ursula avesse sconfitto il re del mare e regnasse sulla terra a fianco di Eric? La bellezza di questi romanzi è proprio in quel “E se?” che apre le porte a mille possibili trame parallele. E se Cenerentola non avesse mai provato la scarpetta? E se Grimilde avesse avvelenato il principe? E se Alddin non avesse mai trovato la lampada? Lasciatevi trasportare dalla fantasia!

Da bambini li abbiamo amati, avevamo la collezione di videocassette, li abbiamo visti e rivisti infinite volte, ancora oggi ci emozionano: Cenerentola, La spada nella roccia, La bella e la bestia, Pocahontas, Aladdin, Hercules, Il Re Leone, Mulan, La carica dei 101, Gli Aristogatti, Fantasia... questi e molti altri cartoni Disney avranno sempre un posto speciale nei nostri cuori e speriamo possano continuare ad averlo anche in quello dei bambini di oggi!

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