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The woman in me di Britney Spears

Per quanto possa sembrare controintuitivo, può capitare (e forse è fenomeno figlio del nostro contemporaneo) che l’etimologia delle parole cambi, invece che esser data una volta per tutte. La parola “celebrità” derivava dal latino, e significava letteralmente “affluenza di molte persone”. In epoca antica, la biografia delle persone celebri era demandata alle carte della storiografia e alle aggiunte o censure della politica, e il restauro delle statue ai Beni Culturali delle generazioni a venire. Oggi l’affluenza di molte persone fisiche è prerogativa di ogni mega evento, e i click di molte persone virtuali il sistema cardiovascolare del nuovo capitalismo vettoriale.

The woman in me. Ediz. italiana
The woman in me. Ediz. italiana Di Britney Spears;

"The woman in me" è un racconto coraggioso che arriva dritto al cuore, una storia che parla di libertà, fama, maternità, sopravvivenza, fede e speranza.

Se nel passato l’esproprio del proprio personaggio avveniva ad opera di pochi, nella nostra epoca della complessità ogni biografia deflagra in mille frammenti, di specchi che siano media offline oppure online, blog, siti di informazione più o meno libera, opinionisti, influencer, algoritmi di visibilità, meme, trolls, etichette discografiche, fotografie autorizzate o meno, sui social profili ufficiali e fake seguiti da centinaia di migliaia di utenti. “Celebrità”, oggi, ha una nuova etimologia: non solo affluenza di molte persone, ma anche detonazione di una sola persona in molte.

Come la persona di Britney Spears: vincitrice di un Grammy Awards, 12 Billboard Music Awards, 6 MTV Video Music Awards, 4 World Music Awards, 1 Emmy Awards e 1 American Music Awards, entrata nel Guinness dei Primati per 13 volte e una stella nella Hollywood Walk of Fame all’età di soli 21 anni. Ma anche utente di 3 cliniche di riabilitazione da droghe e alcol, sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio, privata totalmente del controllo dei suoi beni e affidata dai giudici a suo padre e al suo procuratore Andrew Wallet. E ancora, due milioni di dollari donati in beneficenza e innumerevoli fondazioni a favore dei sopravvissuti all’attentato delle Torri Gemelle, alle famiglie svantaggiate, ai bambini affetti da cancro, alla riparazione dei danni provocati dall’uragano Katrina, alle emergenze umanitarie di paesi del Terzo Mondo. Autrice, secondo alcuni, di un nuovo genere musicale, secondo altri icona progettata per fare soldi con megaeventi che poco hanno a che fare con la musica, Britney è anche centinaia di meme online, creati da chiunque abbia voluto usare la sua immagine, protagonista o vittima di migliaia di post, foto, video, in una incalcolabile trasposizione digitale rimescolata dagli algoritmi dei motori di ricerca e cookies nei terminali di tutto il world wide web. Mondi, l’online e l’offline, ben lontanzi anzi agli antipodi dell’idea errata che il virtuale non abbia peso sul reale.

In questa inimmaginabile mareggiata di informazione, naufragio di vite troppo vaste e fuori controllo per essere raccontate, Britney Spears pubblica la sua autobiografia, The woman in me (Longanesi), 280 pagine che non mancano di ironia; forse la scelta migliore di fronte alle conseguenze del raccontare una versione dei fatti, la sua, che non potrà che alimentare ulteriormente il vertiginoso vortice di detrattori ed estimatori, online e sulla carta stampata.

Come quella volta che, nel 2006, insieme a Paris Hilton si scattò una fotografia e la pubblicò online con un neologismo a didascalia. Si dovettero muovere BBC, ABC Australian Broadcasting Corporation e Oxford Dictionary per dirimere la questione se fosse stata lei, o meno, ad usare per la prima volta la parolaselfienella storia dell’umanità, e scriverne una nuova etimologia.

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Conosci l'autore

Britney Spears è una cantautrice, ballerina e pop star statunitense. È tra le più celebri e premiate artiste della storia della musica pop. Ha debuttato diciassettenne con il singolo Baby One more Time nel 1999. Nel 2001 ha esordito nel mondo del cinema con la partecipazione al film Crossroads. Si è poi destreggiata anche come guidice nel programma X Factor. Con circa 100 milioni di album venduti, è diventata una delle più importanti figure di riferimento per la musica pop, tanto da guadagnarsi l'appellativo di Princess of Pop, rivoluzionando la musica e la cultura pop a livello monediale. Nel 2023 esce per Longanesi The Woman in Me, il suo dirompente memoir.Fonte immagine: copertina The Woman in Me

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