Leadership di Henry Kissinger. Il consiglio di Maurizio de Lucia 

Leadership. Sei lezioni di strategia globale è l’opera che Maurizio de Lucia ci ha consigliato al termine della nostra chiacchierata con Salvo Palazzuolo. In occasione della presentazione de La Cattura, lavoro a quattro mani sull’arresto di Matteo Messina Denaro, il procuratore di Palermo ci ha tenuto a consigliarci la lettura del saggio di Henry Kissinger, il leggendario Segretario di Stato degli Stati Uniti, durante le presidenze Nixon e Ford, tra il 1968 e il 1977.

Nel suo saggio pubblicato da Mondadori nel 2022, Kissinger ripercorre la vita e le azioni politiche di sei leader straordinari che si sono distinti in situazioni o momenti storici cruciali e delicati. Dall’alto della sua indiscussa esperienza (100 anni all’anagrafe) il diplomatico statunitense ha associato ad ogni statista una strategia diversa delineandone caratteristiche e ragioni che le hanno rese efficaci, ciascuna in modo diverso: Konrad Adenauer, Charles de Gaulle, Richard Nixon, Anwar Sadat, Lee Kuan Yew e Margaret Thatcher.

Uno dei libri per capire gli equilibri del mondo, lo ha definito sempre il Procuratore di Palermo, scritto da uno degli storici più in vista, e che tutt’ora, interrogato sulle sfide del futuro, ha qualcosa da dire. È stato definito l’inventore della geopolitica, ha vinto il premio Nobel per la Pace 1973 (con sorpresa di molti) per il ruolo esercitato nel fermare la guerra in Vietnam, è stato un grande consigliere di stato che prendeva decisioni anche in base alla sua grande conoscenza storica.

I sei ritratti biografici che ci offre nel libro non servono soltanto a ripercorrere le vite dei vari protagonisti politici della storia del secondo Novecento, ma mirano a evidenziare le capacità di volta in volta messe in campo da parte di queste personalità, per esaltare la pace e favorire un superamento dei contrasti interni ed esterni alle rispettive nazioni. La via dell’umiltà intrapresa da Adenauer, che rialzò l’immagine della Germania all’indomani la Seconda Guerra Mondiale; la volontà di Charles de Gaulle di riportare la Francia ai suoi precedenti splendori; l’equilibrio che fu necessario a Nixon per disimpegnare le truppe americane in Vietnam e, allo stesso tempo, guardare alla Cina come un nuovo grande interlocutore capitalista; il Presidente egiziano Anwar Sadat che operò uno sforzo nel tentativo di superare i contrasti per portare la pace in Medio Oriente; l’eccellenza su cui Lee Kuan Yew ha puntato per esaltare la sua città-stato Singapore; infine la determinazione con cui Margaret Thathcer ha preso decisioni anche contrastanti per rinnovare la Gran Bretagna.

Queste sono le sei caratteristiche che secondo Henry Kissinger si sono rivelate necessarie, e sempre più lo saranno, per gli statisti del presente e del futuro. Sicuramente discutibili, come gli esempi di cui parla nel libro, le cui scelte non hanno messo sempre tutti d’accordo, ma comunque enfatizzate da una delle menti storico-politiche più importanti della storia dal secondo Novecento a oggi.