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Le cronache dell'acero e del ciliegio di Camille Monceaux

Per i librai non è sempre semplice stabilire il settore da attribuire a un libro e spesso può essere giusto attribuirne più d'uno. Romanzi di formazione, come ad esempio Il giovane Holden di Salinger o L'isola di Arturo di Elsa Morante possono benissimo essere consigliati ed esposti sia nella narrativa che nelle letture per adolescenti, settore spesso denominato “Young adult”.
Le cronache dell'acero e del ciliegio, oltre a questi due settori, va sicuramente esposto ovunque ci sia una proposta sul Giappone che, senza nemmeno rendercene conto, noi italiani amiamo. Molti di noi si sono sicuramente resi conto di quanto i ragazzi siano appassionati di manga e anime perché attratti da una cultura lontana e affascinante; eppure, ormai sempre più vicina.

La maschera di No. Le cronache dell'acero e del ciliegio. Vol. 1

Nei primi due volumi l'io narrante è Ichirō, negli altri due toccherà all'eroina Hiinahime raccontare la vicenda. Il primo tomo, intitolato La maschera del Nō, ripercorre la vita di Ichirō dall'infanzia all'adolescenza. Abbandonato, Ichirō viene cresciuto come un figlio da un ignoto samurai che gli insegna la via della spada. Il ragazzo vivrà un'esistenza solitaria tra le montagne, nel cuore di una natura selvaggia e al ritmo delle stagioni, tra momenti di beatitudine e spensieratezza e un apprendistato che richiede costanza e coraggio.

Andiamo, insistette Oba con un sorriso che accentuò le rughe del suo volto. Quel sorriso, le rughe familiari di cui conoscevo a memoria la ragnatela mi convinsero a seguirla...

Questo libro, prima ancora di aprirlo, ci attira per una sorprendente ed elegante copertina nera - quasi a contrastare l'abitudine delle copertine solitamente bianche o coloratissime - con un raffinato azzurro chiaro pastello per il titolo e la stilizzazione di un samurai, azzurro che ritroviamo anche nella costa del libro, con dei fiori disegnati dall'autrice stessa.
Camille Monceaux è la prima esordiente pubblicata da Gallimard in Francia e vera appassionata del Giappone e della sua storia.
Le cronache dell'acero e del ciliegio è il primo volume di una tetralogia ambientata nel XVII secolo nel Giappone del periodo Edo, l'antica Tokyo, una città militare fortificata, chiusa al mondo esterno e agli stranieri e immersa nella propria tradizione.
Seguiremo Ichiro, il protagonista di questo primo volume, fin dal suo ritrovamento, avvolto in fasce all'interno di una biwa, da parte di un samurai che vive come un eremita nel bosco lontano dalla città.
Mentre il maestro, rigido e deciso nel suo ruolo, insegnerà al bambino che diventa ragazzo la via della spada, lo studio della storia, il rigore e la disciplina, Oba, l'anziana domestica che vive con il maestro, insegnerà ad Ichiro la via dell'affetto e dell'amore.

I testi, la musica, le storie mi fanno viaggiare. Come se posassi il viso su uno specchio scoprendo che la sua superficie è liquida e che mi ci posso tuffare tutto intero... Nel teatro Kabuki parlano la nostra lingua, quella del popolo! Con storie del nostro tempo, che si rivolgono a tutti!

Tutto quello che lega Ichiro ai suoi veri genitori è un ciondolo a forma di foglia d'acero. La sua vita, seppur semplice e solitaria, sembra felice e serena, fino a che un giorno qualcuno raggiunge con intenti malvagi la casa dal tetto di paglia che viene bruciata e il maestro muore.
Ichiro, costretto a fuggire, cercherà di costruirsi una nuova vita cercando la sua vera identità nella città di Edo. Imparerà presto che non tutte le persone che si incontrano sulla propria strada possono essere benevoli, di non di tutti ci si può fidare, ma alcune sapranno donare il proprio cuore e gli daranno prova di vera amicizia e lealtà.
Conoscerà Hiinahime, la protagonista femminile di questa storia che, pur dando al ragazzo una confidenza inaspettata, si celerà sempre dietro ad una maschera del teatro nō . Sarà il teatro, per i protagonisti di questa storia, la nuova via per affrontare e vivere la vita in tutte le sue forme.

La primavera era arrivata sulla nostra montagna prima del solito. Il vento sibilava allegramente tra le giovani piante di un verde squillante. I ciliegi crollavano sotto il peso di una fioritura straordinaria. I petali volavano nell'aria a migliaia, ricordandomi dolorosamente il lento balletto dei fiocchi di neve nel giardino alcuni mesi prima, quando vivevamo ancora in tre.

I testi, la musica, le storie mi fanno viaggiare. Come se posassi il viso su uno specchio scoprendo che la sua superficie è liquida e che mi ci posso tuffare tutto intero... Nel teatro Kabuki parlano la nostra lingua, quella del popolo! Con storie del nostro tempo, che si rivolgono a tutti!

Con l'avanzare dell'inverno, l'atteggiamento dei samurai in città si inaspriva. Si mostravano più che mai alteri, litigiosi e accigliati, tiranneggiando la popolazione per inezie, credendo di vedere spie a ogni angolo di strada.

Un romanzo che colpisce dritto al cuore, affilato come la spada di un samurai, che sa lasciarci una sensazione magica e impalpabile, che sa farci sentire orfani di sogni appena terminata l'ultima pagina e che ci farà venire la voglia di contattare l'editore perché provi a pubblicare il prima possibile il prossimo volume delle Cronache.

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