Me la ricordo bene la mattina del 14 gennaio 2012, quando i telegiornali ci svegliarono con le immagini surreali del disastro. La sera prima, alle 21.45, la Costa Concordia si schiantò contro gli scogli de le Scole, provocando la morte di 32 persone.
Il mondo intero si ricorda l’immagine della nave sdraiata su un lato, rimasta come addormentata a largo dell’isola del Giglio. Sono passati dieci anni e in libreria trovate Romanzo di un naufragio di Pablo Trincia per Einaudi.
«La balena d'acciaio dentro la quale camminavano si stava deformando e sembrava potesse collassare da un momento all'altro. Ogni ora che passava si assestava di qualche centimetro, come per ricordare a tutti che era ancora viva. Tuttavia le operazioni non potevano fermarsi, i sommozzatori dovevano spingersi sempre piú dentro e scendere sempre piú a fondo. Avevano i nervi tesi, le mascelle serrate, il cuore a mille, gli occhi pronti a individuare in ogni momento una via di fuga. Piú avanzavano, piú sapevano che scappare da lí avrebbe richiesto minuti interminabili. Un tempo che nessuno avrebbe avuto.»
Pablo Trincia ricostruisce le ultime ore di quella notte attraverso le testimonianze di alcuni passeggeri e membri dell’equipaggio che si trovavano a bordo della nave la sera del 13 gennaio 2012. Non mancano anche le voci dei soccorritori e degli abitati dell’isola. Pablo Trincia è un grande narratore, e dico “voci” perché oltre al libro la storia è meravigliosamente raccontata nel podcast, realizzato con Debora Campanella, Il Dito di Dio. Una storia di coraggio, ma anche di speranza.
Per una combinazione di venti e correnti, la nave, ormai ingovernabile, è stata trascinata vicino agli scogli dove il fondale era basso e li si è adagiata. Senza quei venti, senza quelle correnti, la nave con molta probabilità sarebbe sprofondata al largo dove il mare è più profondo. È stato come se Dio l’avesse spostata con il dito: da qui il titolo del podcast.
Il libro non è la trasposizione su carta del podcast, ma in maniera complementare ne approfondisce le storie dei protagonisti, mettendo alla luce nuovi punti di vista e soprattutto dando un nuovo sguardo complessivo alla vicenda che, anche a detta dell’autore, ci è stata raccontata per anni come una storia “Schettinocentrica”.
Quando entrerete in libreria, ricordatevi di questo mio consiglio di lettura: Romanzo di un Naufragio. Costa Concordia: una storia vera di Pablo Trincia
E, se non lo avete ancora fatto, dopo aver letto il libro mettetevi le cuffie e ascoltate il podcast: Il Dito di Dio.
Abbiamo avuto modo di invitare il giornalista Pablo Trincia sul nostro set e gli abbiamo chiesto cosa si prova, a dieci anni di distanza, a fare luce sulla vicenda della Costa Concordia.
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