Comandante di Veronesi e De Angelis

Nello Scavo, con il suo libro Kiev, è venuto a parlarci di una guerra attuale, ma prima di congedarsi ci ha consigliato di leggere un'opera ambientata durante un altro grande conflitto, la Seconda Guerra Mondiale, per portarci davanti agli occhi un esempio di integrità morale, compassione e umanità: Comandante, di Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis.

Partiamo dalla domanda più importante. Chi è questo Comandante?

La storia vera di Salvatore Todaro è una di quelle che vorremmo sentirci raccontare tutti i giorni. Una storia in grado di permetterci di guardare l'altra faccia della medaglia che tante, troppe volte, è difficile trovare quando si parla di guerra, morte e potere: il lato umano in tutta la sua commovente interezza.

È il 28 settembre 1940 quando il Comandante Todaro decide di imbarcarsi sul sommergibile Cappellini e ignorare testardamente quelle ferite di guerra racchiuse in un busto di ferro che a malapena gli permette di respirare.

Naviga verso le profondità dell'Oceano Atlantico e ci viene offerta l'occasione di conoscerne carattere, tempra e comportamenti attraverso un coro di voci che lo accompagnano in questa avventura.

Com'è la vita all'interno di un sommergibile, che diventa casa ma anche possibile bara?
Ce lo raccontano Marcon, amico di Salvatore e compagno di ferite, Giggino, il divertente asso della cucina che sfama l'equipaggio, e ancora Stumpo, il motorista che conosce il mare quanto le sue tasche, mentre il tenente Stiepovich inebria gli angusti spazi del sommergibile con la musica del suo violino. 

Pagina dopo pagina, la loro stima verso il Comandante cresce, portando il lettore stesso a fidarsi di lui e del ritratto che gli viene offerto di questo protagonista. Un uomo pronto a difendere la sua ciurma dal nemico tanto quanto l'amore che prova per Rina, la devota moglie a cui scrive appassionate lettere. 

La sua vera anima, però, verrà rivelata quando una notte si imbattono in una nave mercantile che naviga a luci spente. 
Che sia il nemico? Il messaggio da parte dei superiori è chiaro: abbattere.

In uno scontro che ci tiene col fiato sospeso e conduce ad inevitabili dolorose perdite, l'acqua scura dell'Oceano si apre di fronte agli occhi di Todaro. In sé porta i corpi di persone che di colpo perdono le sembianze dei nemici e acquistano quelle di naufraghi che stanno per essere fagocitati dalle onde. 

È qui che la legge del mare prende il sopravvento sulla legge della guerra, e Salvatore Todaro trae in salvo quelli che sono, come scriverà alla moglie: "Uomini che fino a mezz'ora prima avevano le stesse cose che abbiamo tutti noi". Un atto di compassione, empatia, le cui conseguenze, però, saranno più difficili di quanto immagina.

Eppure, cosa c'è di più vero e toccante del riconoscerci tutti come esseri umani?

In un tempo di naufraghi che non vengono salvati, Comandante è esattamente il tipo di libro che dovremmo leggere per fare chiarezza sul nostro senso di umanità. Ma non solo: dal libro di De Angelis e Veronesi è stato tratto il film che ha aperto la Mostra internazionale del cinema di Venezia, suscitando l'emozione di una platea che ha potuto rispecchiarsi in una storia di eroismo mai vanamente bellicista, ma ispirato a quei profondi valori di civiltà di cui oggi abbiamo un disperato bisogno. 

Non perdetevi un'altra nostra recensione del libro!