La 19esima edizione di Torino Spiritualità torna da mercoledì 27 settembre a domenica 1 ottobre ad animare i luoghi di cultura di Torino, tra cui il Circolo dei lettori, teatri e cinema. Il tema di quest’anno è una riflessione sul nostro rapporto con la morte e sul suo rovescio della medaglia, la certezza di una presenza, di un cammino nella vita. Il Festival, organizzato da Fondazione Circolo dei lettori, sarà un’occasione di incontro con scrittori, pensatori, filosofi, artisti internazionali.
L’inaugurazione, mercoledì 27 settembre, trasformerà la chiesa di San Filippo Neri, la più grande di Torino, in un Death Café: the biggest Death Café ever. Nati e diffusi nei paesi anglosassoni, i Death Café sono occasioni per riflettere insieme sulla morte e sul morire. Non sono sedute terapeutiche ma momenti di limpida condivisione in cui i tabù cedono il posto alla convivialità e alla consapevolezza che essere mortali è quanto di più umano ci sia. A introdurre il Death Café di Torino Spiritualità ci sarà il monaco e tanatologo Guidalberto Bormolini: il pubblico della chiesa sarà diviso in 60 gruppi (600 potenziali persone, 10 per ogni tavolo) che, guidati da un facilitatore, discuteranno sul perché la morte faccia parte della vita.
Al Cinema Massimo, alle 21, Guidalberto Bormolini incontra l’attore e artista Alessandro Bergonzoni; moderati dall’antropologa Cristina Vargas, i due danno vita all’incontro Difficile non morire tutti quando muore qualcuno. Sempre alle 21, al Circolo dei lettori, lo storico della scienza Francesco Paolo de Ceglia conversa con la scrittrice Chiara Valerio sul mito dell’immortalità nel dialogo Vampyr. La vita per sempre. Alla stessa ora, nella sala Gioco del Circolo il sacerdote, scrittore e cappellano del carcere di Padova Marco Pozza riflette sull’esperienza dell’uccidere: La mia anima è triste fino alla morte.
Dopo l’inaugurazione, nei giorni del Festival il Circolo dei lettori ospiterà altre sessioni di Death Café: giovedì 28 settembre con la tanatologa Marina Sozzi, venerdì 29 con lo psicologo Andrea Bovero, sabato 30 con il tanatologo Davide Sisto, domenica 1 ottobre con Natalia Pazzaglia, fondatrice di una piattaforma online di sostegno al lutto.
Tanti gli incontri, le conversazioni, le lectio e gli spettacoli per riflettere con intellettuali di caratura internazionale. Lo scrittore svedese Björn Larsson conversa con Martino Gozzi, scrittore e AD della Scuola Holden, su orfanità e mancanza, sul rapporto tra autodeterminazione e legami di sangue.
Lo scrittore e drammaturgo belga Éric-Emmanuel Schmitt ragiona sulle contraddizioni materiali e la profondità spirituale di Gerusalemme, a partire dal viaggio in Terra Santa che ha raccontato nel recente La sfida di Gerusalemme(Edizioni e/o, in coedizione con Libreria Editrice Vaticana, 2023).
In Non ai morti si addice la tristezza, la poetessa Chandra Livia Candiani riflette con il curatore di Torino Spiritualità Armando Buonaiuto sui veli oscuri con cui abbiamo reso la morte un’estranea (sabato 30 settembre al Teatro Gobetti), mentre il teologo Vito Mancuso tiene una lezione fornendo le Istruzioni per arrivare vivi alla morte (giovedì 28 settembre al Cinema Massimo). Domenica 1 ottobre lo psicoanalista Massimo Recalcati è atteso per due appuntamenti: un’indagine sul mistero della resurrezione di Gesù (al Cinema Massimo, ore 15) e una lezione/spettacolo a partire dal celebre Diario di un dolore di C.S. Lewis, con la partecipazione dell’attore Sax Nicosia, in collaborazione con SOCREM – Società per la Cremazione Torino (Teatro Colosseo, ore 18.30).
Sulle vite di chi è venuto prima di noi ragiona l’autore islandese Jón Kalman Stefánsson, a partire dal romanzo La tua assenza è tenebra e dalla nuova raccolta di poesie Quando i diavoli si svegliano déi (entrambi Iperborea, rispettivamente 2022 e 2023), insieme al libraio Davide Ferraris. Della sopravvivenza di noi negli oggetti dialogano Massimo Mantellini, esperto di tecnologia e web, Emanuele Trevi, Premio Strega 2021 e autore del recentissimo La casa del mago (Ponte alle Grazie, 2023, a proposito del quale abbiamo parlato insieme nella nostra intervista allo scrittore), e Chiara Alessi, storica del design e voce del podcast del Post Cosa c’entra?. Mantellini incontra inoltre il tanatologo Davide Sisto e la scrittrice Giulia Muscatelli per una conversazione sui social e l’elaborazione del lutto. Lo scrittore Paolo Nori, insieme al clarinettista Mirco Ghirardini, presenta Essendo capace di intendere e di volere, reading a partire dai testamenti olografi dell’archivio notarile di Napoli (giovedì 28 settembre al Teatro Gobetti); lo scrittore e studioso di letteratura russa tiene anche una lezione sulla morte nelle opere di Tolstoj (Circolo, venerdì 29 settembre). Di attraversamento del lutto parlano la copywriter Giulia Andreani, la belonging designer Donatella Caggiano, l’illustratore Gianluca Folì e Natalia Pazzaglia, fondatrice della piattaforma online Lasae, nata per sostenere chi sta facendo i conti con la perdita.
Il fondatore della Comunità di Bose e della Casa della Madia Enzo Bianchi tiene una lezione a partire dalla riedizione del suo Vivere il morire (EDB), mentre il sacerdote Luigi Maria Epicoco rilegge La strada, capolavoro di Cormac McCarthy, presentando le riflessioni sulla fine che danno corpo al suo imminente Custodire il fuoco. Vademecum dopo l’Apocalisse (Einaudi, 2023). Sulla morte spiegata ai bambini si confrontano la docente ed esperta di pedagogia Chiara Scardicchio e il neuropsichiatra Stefano Benzoni; Scardicchio discute anche insieme allo psichiatra e scrittore Paolo Milone, autore di Astenersi principianti (Einaudi, 2023), di come si possa guardare la morte con gli occhi degli altri, con letture di Antonella Delli Gatti (sabato 30 settembre al Teatro Gobetti).
Il Festival Torino Spiritualità si arricchisce inoltre di percorsi, laboratori e itinerari cittadini con molti esponenti di spicco dal mondo della filosofia, dell’arte, dell’antropologia, della religione e molto altro.
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