Rocco Schiavone 5: trama, location e libri delle prime 3 puntate

Appassionati di Rocco Schiavone unitevi!
Non nelle piazze, ma davanti allo schermo della tv e sintonizzati su Rai Due perché finalmente è iniziata la quinta stagione della fiction che vede come protagonista lo straordinario Marco Giallini (ne parliamo qui).
La trama delle puntate vede un mix tra il romanzo Vecchie conoscenze e i libri Il calcio in giallo (il racconto …e palla al centro) e da Una settimana in giallo (in particolare il racconto Confini).

La prima puntata della nuova serie ci ha riproposto un vicequestore un po’ acciaccato e depresso, convalescente dall’operazione che gli è costata un rene, dopo un colpo di pistola sparato per errore dall’agente D’Intino (a cui Rocco non risparmia frecciate gelide del tutto giustificate).
Accanto a lui i protagonisti di sempre: Italo Pierron decisamente in crisi personale e lavorativa; Scipioni, Casella e Deruta; gli amici Furio e Brizio; la dottoressa Michela Gambino (che avrà un ruolo fondamentale nella vittoria della squadra della polizia nella partita di calcio di beneficienza contro la magistratura); il questore Andrea Costa; il cane Lupa; la giornalista Sandra Buccellato (una relazione difficile da portare avanti). E l’abituale apparizione saltuaria di Marina, la moglie scomparsa, sempre densa di nostalgie, ricordi e verità (nella fiction il ruolo è passato da Isabella Ragonese a Miriam Dalmazio).
Mancano il giovane amico Gabriele e la mamma Cecilia, trasferiti da Aosta a Milano. E a Rocco pesa anche questa assenza.

L’indagine della prima puntata, incentrata su un cadavere ritrovato sul confine italo-francese e destinata a vedere la collaborazione tra la squadra di Rocco e un gruppo d’oltralpe, ha visto una location eccezionale e immagini straordinarie: il Monte Bianco, Chamonix, la funivia che porta ai 3400 metri di punta Helbronner, al confine tra Italia e Francia, la vista spettacolare dell'Aiguille du Midi.

Questa volta Schiavone – in crisi per la difficile relazione con Sandra Buccellato - deve indagare sulla una morte di una donna non più giovane, Sofia Martinet, un nome celebre a livello internazionale nel suo campo accademico, storica dell'arte specialista in Leonardo da Vinci. È stata colpita alla testa con un oggetto pesante.

Unici indizi una «J» ripetuta nella sua agenda, e una striscia pallida attorno a un dito, segno di un anello sempre portato e rimosso a freddo dal cadavere. L'inchiesta portata avanti da Rocco Schiavone, con il suo stile inconfondibile di lavoro e di vita, ha due snodi: il primo riguarda la condotta del figlio della vittima; il secondo è una scoperta che questa aveva fatto scavando nelle opere scientifiche del genio del Rinascimento, «una svolta nel mondo degli studi leonardeschi».

Ma nella vita di Rocco, lo sappiamo ormai molto bene, torna continuamente il passato, tornano gli amici romani e ciò che è stato: rispunta Sebastiano Cecchetti, l'amico di infanzia e di azioni al limite della legalità e oltre, scomparso da tempo, impegnato ossessivamente nella caccia al carnefice della giovane moglie. Vecchie conoscenze. E non è l'unico, sconvolgente ritorno proveniente dal passato.

Nasceranno dei problemi e sembra svanire inesorabilmente ciò che lo legava alla sua vita romana. Rocco è costretto ad arrendersi all’odiata realtà aostana, ma che forse rappresenta il suo unico rifugio sicuro, insieme al loden e alle Clarks.
Anche se, come ha dichiarato Manzini, “Rocco non sopporta Aosta, non la sopporterà mai.
Non è abituato, non ci si abituerà mai finché campa”, in fondo ci si sta affezionando.

La location vede ancora Aosta al centro della storia, con l’immancabile e centralissima piazza Chanoux e il Caffè Nazionale dove Rocco è un habitué. Tra i luoghi anche via Porta Pretoria (dove vive in Palazzo Ansermin), il chiostro di Sant'Orso, il teatro Romano, via Sant’Anselmo.
E poi Roma, con l’appartamento di Sebastiano e le strade di Trastevere dove Rocco con i tre amici di sempre ha vissuto l'infanzia e l'adolescenza commettendo piccoli furti.