Diario di bordo

Il primo risultato di Putin? La caduta di Trump

Venerdì 18 marzo

Se cadrà – o meglio: quando e come cadrà. Il dibattito è aperto - Putin si porterà dietro un sacco di persone.
Con uno, ha già raggiunto l’obiettivo: Donald Trump e le sue speranze di ricandidarsi a presidente degli Usa nel 2024. 
Stranamente pochi in Italia ricordano oggi il grande legame che esisteva tra i due; Trump, prima di buttarsi in politica era stato un ottimo business partner, con i suoi grandi alberghi, le sue Trump Tower che non erano altro che uno dei sistemi per lavare i soldi degli oligarchi; nel 2016 – è questa la conclusione della famosa inchiesta Mueller – Putin fu determinante nel fargli vincere le elezioni, montando il falso scandalo delle mail di Hillary Clinton e conducendo una notevole campagna di disinformazione che penetrò a fondo nei social media americani. Pochi ricordano che Trump, nei quattro infausti anni della sua presidenza, fu praticamente il suo più stretto alleato.
Li univa un bel numero di questioni: nessuno dei due amava la Nato, nessuno dei due amava l’Europa, e tanto meno l’Ucraina.
Tutti due, in compenso, amavano l’idea dell’uomo forte, e disprezzavano la democrazia come una cosa per deboli, “negri” e “donne isteriche”; Trump non accettò l’idea di aver perso le elezioni del 2020 e trascinò una buona metà del partito repubblicano nell’assalto del 6 gennaio al Campidoglio e nella folle idea di riprendersi il potere che i democratici gli avevano scippato.
Le posizioni di Putin sull’Ucraina non sono tanto diverse: è roba mia, è mio diritto riprenderla, la Nato me l’ha rubata.
Osservate quanti dei politici e degli intellettuali che oggi in Italia (o in Francia, o in Inghilterra) “comprendono” le ragioni di Putin, siano stati altrettanto simpatetici con le ragioni di Trump.

La buona notizia che arriva dall’America è che la guerra di Putin ha trascinato anche Trump nella polvere.
L’ex presidente, che all’inizio dell’invasione aveva definito Putin “un genio politico”, è stato – finalmente - messo al bando dal suo partito.
Tace, ha smesso di raccogliere soldi per il futuro politico, i suoi candidati alle prossime elezioni di mid term cercano affannosamente di prendere le distanze, lo segue solo più la sua televisione, Fox News, ma chissà per quanto. I sondaggi mostrano, ed era quasi impensabile, un’America schierata a grande maggioranza con l’Ucraina e disposta a sopportare anche dei sacrifici economici pur di aiutare una popolazione che si sta dimostrando coraggiosa e pugnace.

Chi l’avrebbe mai detto, appena un anno fa?

Grazie, Putin! Adesso si spera che la Russia segua l’esempio: i dittatori possono perdere, anche senza arrivare al bunker di Berlino.    

 

Le altre notizie del giorno

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente