Bassa marea

Il declino dei macellai argentini

Fare il macellaio, in Argentina, è un mestiere che viene tramandato di padre in figlio con una venerazione quasi religiosa.
Nella terra dei gauchos, la carne in tavola è sempre stata il piatto forte. Lo è ancora, ma il cambiamento climatico, l’evoluzione culturale e pure la crisi economica stanno cambiando un po’ le cose.

Nel 1958, il primo anno in cui a Buenos Aires sono state pubblicate statistiche di questo tipo, gli argentini consumavano mediamente 98 chilogrammi di carne a persona all’anno: significa grosso modo 2 chili di carne a testa ogni settimana. Oggi il consumo di carne in Argentina si è più che dimezzato, scendendo nel 2021 a 46 chili a persona: ma resta comunque quasi dieci volte più alto della media mondiale, che è di 6 chili l’anno a persona. E soltanto in Uruguay si registra un consumo di carne alto quanto in Argentina.

Per questo la terra dei gauchos è anche la terra dei bovini, con 50 milioni di vacche, alcune di razze pregiatissime, che pascolano nella pampa sconfinata, come la chiamavano i caroselli pubblicitari della mia infanzia. Il 90 per cento di quelle vacche vengono mandate al macello per uso domestico. E poi finiscono nelle botteghe dei macellai, il cui regno è il quartiere Palermo della capitale, come racconta un bel servizio del quotidiano spagnolo El Pais sull’argomento.

I macellai argentini sono orgogliosi del proprio status e del proprio lavoro.
Ma sono anche consapevoli che l’alto consumo di carne è una delle cause dell’effetto serra che minaccia il nostro pianeta.
Dire a un argentino che non dovrebbe mangiare tante bistecche, o che magari dovrebbe mangiarle vegane, cioè ricavate dalle piante, è come una bestemmia. Eppure anche lì, nel Paese che consuma più carne al mondo, la tendenza è a una riduzione del consumo di carne, dunque a una riduzione degli allevamenti e di conseguenza anche del numero di macellai.

La carne è stata il motore del boom economico: dall’Italia del primo dopoguerra alla Cina del ventunesimo secolo, ha trasformato popolazioni che erano fisicamente piccole di statura, facendole crescere. Adesso, tuttavia, per salvarci dobbiamo mangiare tutti meno carne: anche in Argentina.
E abbiamo scoperto che ci sono alternative alimentari in grado di farci crescere lo stesso.

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