Strade di carta

Dissacrante ironia

Illustrazione digitale di Gaetano Di Riso, 2021

Illustrazione digitale di Gaetano Di Riso, 2021

Il libro di cui hai bisogno si trova accanto a quello che cerchi

Aby Warburg

In un momento complicato come quello odierno, che obbliga a complessi equilibrismi pur di non offendere sensibilità personali o idee collettive, l’ironia ha il potere, ma che dico il dovere (!) di riappropriarsi della propria peculiarità più profonda: la capacità dissacrante. Senza scadere in banali cliché o triti luoghi comuni, la risata racchiude il dono catartico di estraniarci dai nostri problemi, interponendo quella distanza capace di farceli osservare senza esserne travolti, rivelandoci una verità altrimenti invisibile.

Se penso a un libro che mi ha fatto ridere fino alle lacrime, incapace di trattenermi persino mentre lo leggevo in strada diretto al lavoro sotto lo sguardo sbigottito degli altri passanti che mi fissavano attoniti, mi viene subito in mente Le solite sospette, di John Niven. Ebbene, cosa ci può essere di così divertente in quattro signore inglesi tra i cinquanta e gli ottanta anni? Se pensiamo all’idea che quasi tutti noi abbiamo di una donna di mezza età, casalinga o madre remissiva, ben poco. Ma fidatevi, se decidono di organizzare una rapina, tutto cambia. E come non citare gli imprevisti e gli incontri bislacchi che possono nascere dalle strampalate collaborazioni tra parvenu del crimine e professionisti navigati? Il senso interiore di ribellione di chi ne ha abbastanza di conformarsi alle buone maniere e a ciò che non dovrebbe essere fatto, trova modi singolari e individuali per esprimersi.

I pregiudizi, poi, sono una fucina di provocazioni, basta leggere Massimo Cuomo con la sua Piccola osteria senza parole per capirlo. Ci regala questo spaccato di vita nel profondo nord est dell’Italia del 1994 dove approda nientemeno che… un terrone! Parola di autoctoni, eh? Vi basti sapere che la sua disavventura inizia con la sua macchina che sprofonda in un fosso mentre lui, intento a espletare le sue fisiologiche funzioni corporali dietro a una siepe, nel goffo tentativo di salvare il proprio mezzo, finisce disteso con una mano a reggersi i pantaloni sotto lo sguardo attonito di un locale di passaggio. Da lì si genera un caleidoscopio di contrattempi, figli degli stereotipi e della pressoché totale mancata conoscenza di base dell’altro. Ad addolcire queste atmosfere cariche di insulti regionali e offese d’altri tempi, ci penserà un personaggio poetico e meraviglioso, incapace di scendere al livello dei suoi concittadini, che risalteranno ancor di più per bassa grettezza e crassa insipienza. Mirabolante come il divertimento nasca per idiosincrasia e contrasto!

Come non parlare poi, di uno dei temi più controversi e delicati: la religione? Se la cultura occidentale si regge sulle sacre scritture e la loro serietà, ben si capisce perché Il Vangelo secondo Biff, dissacrante opera di Chistopher Moore, sia stato espunto da quell’elenco. Ma andiamo con ordine: Biff, campione mondiale di arti marziali, risposte ironiche e amico d’infanzia di Gesù, ci racconta (appunto) dei loro anni giovanili insieme, in cui il figlio di Dio faceva esperimenti sulla rianimazione di lucertole e umani, si era preso una cotta (condivisa) per Maria e poi era partito alla ricerca dei Re Magi per acquisire una conoscenza superiore. Capisco che, per chi non ha una concezione elastica della fede, sia decisamente fuori dalle righe e un filo offensivo, ma per me che non credo all’intoccabilità dogmatica delle figure storiche, assistere a tanta esilarante inventiva, è stato un toccasana. Provare per credere.

E, sempre in tema di amicizia, sicuramente molti avranno quell’amico asociale, un po’ sfigato, che ama stare in disparte e che poi, se lo conosci bene, si rivela essere un genio del male portato, se non per la truffa, almeno per le delinquenze di calibro minore. Bene, ma se il suo tasso di criminalità intrinseco salisse di pari passo con la sua attitudine a sbruffoneggiare, condito da quello humour che solo una risposta ben congeniata può avere? Don Winslow ce ne regala uno da annali della letteratura in London underground, opera prima (datata 1991, riscoperta tardivamente solo nel 2016), in cui fa la comparsa quel gran figo di Neal Carey, delinquentucolo di strada che finisce per diventare il tirapiedi di una banca d’affari che in realtà intrallazza nell’ombra con certa gente influente che non vuole far finire i propri fatti in piazza perché sennò poi… ma che ve lo dico a fare, lo sapete meglio di me, no? Qui, l’ironia è uno scambio di battute che illumina una giornata buia e ti fa venire voglia di farlo anche tu, salvo poi venir guardato male dal primo incolpevole che passa sotto le forche dei tuoi miseri tentativi. Perciò, meglio gustarsi queste altalene di eventi, in cui nessuno lesina mai sul ferire emotivamente il prossimo, facendogli in tal modo capire di tenere assai a lui, oppure di detestarlo. A voi capire chi, come e quando. Lo amerete.

Eccoci quindi giunti all’ultimo, inevitabile e imperdibile tassello della mia personale idea di dissacrante ironia: la rivincita. Sì, perché cosa c’è di più gratificante che potersi permettere di fare ciò che è universalmente acclarato come scorretto e contrario alle regole base del vivere comune? Basterebbe fregarsene altamente di chi ci vive intorno et voilà, il gioco è fatto. Eh no, troppo facile! La ricetta è semplice: bisogna attendere (im)pazientemente di raggiungere i settantasei anni e POI fregarsene altamente di cosa dicono e/o pensano gli altri, come il cinico protagonista di Un calcio in bocca fa miracoli (titolo geniale e quanto mai azzeccato) di Marco Presta. Ma voi, che fretta avete? La soddisfazione vi ripagherà dell’attesa, regalandovi anche perle di saggezza che potrete rivendere per fare colpo su amici e sconosciuti (di cui non vi fregherà niente, eh? Intendiamoci), ma volete mettere l’invidia del prossimo nel vedersi snocciolare dal nulla una frase a effetto?

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I libri consentanei di Simone Baldi

Le solite sospette

Di John Niven | Einaudi, 2017

Piccola osteria senza parole

Di Massimo Cuomo | E/O, 2015

Il vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù

Di Christopher Moore | Elliot, 2018

London underground. Le indagini di Neal Carey

Di Don Winslow | Einaudi, 2016

Un calcio in bocca fa miracoli

Di Marco Presta | Einaudi, 2014

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