Arrivi e partenze

Marco Gallipoli scatta un'istantanea alla parte più buia della notte

La sigla delle interviste "Il profumo delle pagine" è cantata da Laura Salvi - compositore Marco Zoppi

La sigla delle interviste "Il profumo delle pagine" è cantata da Laura Salvi - compositore Marco Zoppi

Non è una novità che i russi prima o poi sarebbero tornati, Nella famiglia di mia moglie se ne parla da sempre. In Italia abbiamo scoperto di essere diventati "Gli Incredibili". Ho pensato di usare questa notorietà, tornando, per evolvere, fare dei progetti: siamo riusciti a far arrivare tanti aiuti a orfanotrofi, rifugi temporanei... e poi l'arte, che in famiglia è sempre stata fondamentale.

Marco Gallipoli

Certe volte l'impensabile bussa alla porta di casa e diventa, improvvisamente, reale.
Un fotografo dovrebbe essere abituato - per indole ed esperienza professionale - a cogliere il momento in cui l'impensabile si trasforma in una realtà impossibile da ignorare.
Ma quando, la mattina dello scorso 24 febbraio, Leopoli si è svegliata sotto le bombe dell'offensiva scatenata dai russi in quella che vergognosamente ancora oggi viene chiamata dalle autorità della Federazione "operazione militare speciale", Marco Gallipoli - italiano di nascita, in Ucraina da diversi anni al fianco della moglie Ustyna e dei due figli - non ha creduto a quel che le sue orecchie gli stavano facendo ascoltare dalla cucina di casa. Erano bombe, quei boati che si sentivano in lontananza? E per quale ragione le scuole di Aurora e Flavio mandavano messaggi per avvertire che sarebbero rimaste chiuse?  
"Abbiamo dovuto scoprire che la guerra era scoppiata attraverso le chiamate che arrivavano dall'Italia", racconta oggi Gallipoli, tornato nel suo paese d'origine dopo una fuga rocambolesca compiuta assieme ai due figli attraverso le frontiere con la Polonia. 
Già: l'impensabile era diventato reale.
Eppure, l'Ucraina e la Russia sono in guerra dal 2014, e le generazioni degli ucraini più anziani hanno sempre saputo che un giorno o l'altro i russi sarebbero tornati.

La parte più buia della notte. La guerra, la fuga dall'Ucraina, il ritorno per resistere e ricostruire

Leopoli, 24 febbraio 2022. Aurora aspetta con trepidazione la festa per i suoi 7 anni. A casa hanno appena consegnato un pacco con i costumi da fata per tutte le piccole invitate... Ma arriva la guerra e nulla è più come prima.

La parte più buia della notte è un road movie su carta, girato con gli occhi carichi di apprensione, compassione e speranza da questo fotografo italiano che in Ucraina ha trovato una patria elettiva, grazie anche al rapporto con sua moglie Ustyna, che lo ha introdotto ai valori di una cultura ricca, stratificata, impregnata dal paradigma slavo ma rivolta allo stesso tempo verso l'Europa

Quello cui stiamo assistendo in questi mesi, infatti, è l'esito drammatico di un percorso che affonda le sue radici in una storia antica.
E per capire a fondo il popolo ucraino, nella sua resistenza all'invasione ma anche nel suo cercare di preservare i valori fondativi della propria identità culturale, un libro come quello che Gallipoli è venuto a raccontarci può essere utile. Nel racconto del modo in cui la normalità ha subito l'aggressione di una guerra che per molti rimane incomprensibile, ci sono tanti spunti sui quali dovremmo riflettere, in questi giorni. In attesa di veder sorgere un alba, dopo l'ora più buia della notte.

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