Arrivi e partenze

Revolusi di David Van Reybrouck è una storia dell’Indonesia

“Revolusi” è una parola che significa sì la rivoluzione dell’Indonesia del dopoguerra, ma anche il principio di una nuova organizzazione mondiale

David Van Reybrouck

Quando un autore scrive un libro per passione, si vede. E mentre David Van Reybrouck parla del suo ultimo lavoro, Revolusi, uscito per Feltrinelli, si capisce subito che a muoverlo non è solo l’accademia, l’interesse storico o quello politico, ma c’è qualcosa di più.

Revolusi. L'Indonesia e la nascita del mondo moderno

Dopo lo straordinario successo di Congo, David Van Reybrouck ritorna con una nuova storia orale monumentale. Con le testimonianze degli ultimi sopravvissuti, racconta come nasce la prima lotta per l’indipendenza del mondo contemporaneo e come stravolge i rapporti di forza che per secoli avevano governato la Terra.

È lui stesso a dire «scrivo quello che vorrei leggere», il che è una poetica quasi eroica: i suoi libri sono quelli che, a suo avviso, ancora mancano, che non sono ancora stati scritti, e Van Reybrouck se ne fa carico. Non tanto perché sia l’unico capace – noi, a dirla tutta, pensiamo di sì – quanto perché ci sono zone di mondo ancora poco illuminate e che, invece, meritano attenzione. Era accaduto con Congo nel 2014, succede oggi con Revolusi.

C’è qualcosa di strano in Indonesia, che è un paese immenso, tanto che si colloca come quarto paese a livello demografico, dopo India, Cina e Stati Uniti. Però è un paese al contempo poco conosciuto

Siamo qui, questa volta, in Indonesia, che, per quanto ci appaia distante e nebulosa, è un paese che ha determinato, con la sua indipendenza, processi che a loro volta hanno dato origine a una nuova organizzazione mondiale. Se si pensa che neppure si conosce il numero esatto di isole che compongono l’arcipelago, è chiaro che ci troviamo di fronte a una nazione sui generis, che deve aver attraversato un lungo processo – ondivago e non lineare – per raggiungere una propria identità. Ed è proprio questo percorso che Van Reybrouck ci racconta, in Revolusi: le tappe che un paese che neppure si riconosceva come tale ha attraversato per arrivare sino a oggi.

C’entrano ovviamente la colonizzazione e la decolonizzazione. C’entrano gli statunitensi che vedevano nell’Indonesia una minaccia all’ordine mondiale che si erano prefissati (niente di mistico o massonico, solo questione di equilibri politici). Eppure, l’Indonesia, con un balzo in avanti che ha del prodigioso, in appena settant’anni è riuscita a darsi un’identità forte e a smarcarsi da qualsiasi assoggettamento. Da lì arrivano i tentativi più riusciti e ambiziosi di creare un’alternativa al modello occidentale, alla decolonizzazione scomposta che ha portato tante guerre e disastri, alla dipendenza di alcuni Stati da altri e così via.

Fissandoci sul colonialismo storico rischiamo di perdere di vista il colonialismo attuale, e con questo faccio soprattutto riferimento al fatto che i paesi colonizzatori sono quelli che emettono più gas effetto serra, mentre le ex colonie sono quelle che ne subiscono più i danni

Revolusi è un saggio importante per capire una storia che questo mondo ha contribuito e contribuisce a costruire, anche se distante per noi europei. Ma è anche e soprattutto un invito: invito a quello sforzo di avvicinarsi all’altro, a rendere la Storia, come dice Van Reybrouck, «meno disgustosa», perché a fare sempre distinzioni tra buoni e cattivi senza calarsi nel contesto si rischia di rimanere accecati.

Con Revolusi, David Van Reybrouck accende una luce rischiarante, e noi siamo invitati a scoprire ciò che tanto a lungo è rimasto in penombra.

Potrebbero interessarti

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Conosci l'autore

È uno dei più importanti intellettuali in Belgio, è ricercatore, giornalista, poeta. Ha scritto numerosi libri, ma è con Congo (Feltrinelli, 2014) che ha ottenuto rinomanza internazionale. È presidente del Pen Club belga. Nel 2011 ha lanciato in Belgio il progetto G1000, una piattaforma di innovazione democratica per aumentare la partecipazione dei cittadini al processo politico. A questi temi ha dedicato il saggio Contro le elezioni. Perché votare non è più democratico (Feltrinelli 2015).

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente