Quante volte al giorno succede di fermarsi, guardarsi attorno e desiderare fortemente di avere tra le mani una mappa? Una guida almeno, per destreggiarsi fra le insidie piccole della quotidianità. Questo succede forse ancor di più quando abbiamo a che fare con i bambini. Talvolta li osserviamo come alieni pronti a stupirci con lingue incomprensibili, gesti assurdi, domande che non si fanno, o peggio come uomini e donne in miniatura che sentono e vivono alla pari degli adulti.
Allora come si fa? Come si porta avanti questa “missione”? Questo ruolo di caregiver che spesso ci troviamo ad avere con i più piccoli?
"Le mappe del cuore" si focalizza principalmente sulle emozioni secondarie, che si sviluppano con la crescita del bambino e la sua interazione sociale. Grazie ai racconti, in cui ritornano Pietro ed Elisa, i protagonisti di "Il linguaggio delle emozioni", aiuteremo i più piccoli a scoprire e conoscere il loro mondo interiore.
Nelle Mappe del Cuore la frenesia si ferma e porta gli adulti a fermare le lancette, a farsi delle domande. È un libro o forse un atlante, una guida, una raccolta, un aiuto, un invito a imparare e disimparare costantemente. Ogni parte inizia con un breve racconto per i bambini e prosegue con le descrizioni dei modelli motivazionali, immedesimazione dell’adulto in quelli che sono gli occhi del piccolo. Ci sono spiegazioni, giochi, frasi consigliate e non, per cercare di crescere una persona che sia libera, indipendente, autonoma ed emotivamente intelligente.
Lo scopo principale del metodo ideato dalla grande pedagogista Maria Montessori, oltre un secolo fa, è quello di rendere libero il bambino, sviluppando la sua autonomia, cercando di seguire le sue naturali inclinazioni – definite “misteriosi moti interni” – che spingono il piccolo verso alcune attività piuttosto che verso altre
Perché, diciamoci la verità, come la si voglia raccontare a sé stessi, siamo esempi. Ma non come c’hanno sempre raccontato, in modi piccoli, in quelle cose minuscole che i bambini vedono e noi no, che i bambini assorbono, di cui si nutrono e per cui noi siamo ciechi e inappetenti.
Se questa mappa avesse delle linee, avrebbe anche dei muri, che abbiamo messo e alzato: gli adulti di qua e i bambini di là. E li evidenzia. Sottolinea quante cose diamo per scontate, quante preoccupazioni possono essere eccessive, quanto i meccanismi siano infantili sì, ma cos’altro potrebbero essere? Li trattiamo come se non dovessero comportarsi “da bambini”, ma è ciò che sono. Noi occupiamo un posto d’onore, che è accanto, vicino, con questa visuale di viaggio meravigliosa in cui possiamo ammirarli mentre si scoprono e cambiano.
Se è vero che le emozioni sono innate, ricordiamo però che tutti noi, compresi i nostri bambini, dobbiamo imparare a conoscerle e a gestirle. Per fare questo, i più piccoli osservano e imitano gli adulti che vivono attorno a loro. Genitori, nonni, zii, insegnanti costituiscono il primo “filtro culturale” rispetto alle azioni che possono compiere, alle parole che imparano a dire e agli stati emotivi che sperimentano
Questo libro mostra quanto sia importante mettersi alla prova per il bene di chi amiamo, che la propria percezione e reazione delle cose ha un effetto che non immaginiamo sul prossimo, soprattutto sul bambino: è rieducazione alla cura. Ogni gesto, parola, anche espressione, sono un’orma sempre visibile per chi segue i nostri passi. E con le mappe giuste si può anche sbagliare, fallire, ma non aver mai paura di camminare.
Altri consigli di lettura
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Conosci l'autrice
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente