Prima di parlare del libro in questione, la prima cosa che vorrei dire è semplicemente che la casa editrice Orecchio Acerbo non sbaglia un colpo.
Ciò che rende speciale il personaggio di Cosetta, figura centrale nel l'acclamato romanzo I Miserabili di Victor Hugo, pubblicato in Francia nel 1862, è la sua capacità di vedere il bene nelle persone e nel mondo che la circonda, nonostante le difficoltà e le avversità. La sua purezza d'animo e la sua fede nella bontà umana la rendono un faro di speranza e ispirazione per molti personaggi del libro. Se non lo avete letto, intanto vi invitiamo a farlo, e per i vostri ragazzi e le vostre ragazze, potete iniziare facendogli conoscere l'infanzia di questa dolce e sfortunata ragazzina di 8 anni.
Il testo di uno dei più grandi romanzieri dell’Ottocento, per raccontare Cosetta: la sfortunata bambina de “I miserabili”. Non una riscrittura, ma una fine opera di cesello - tra parole e immagini - per illuminare uno dei personaggi più commoventi della letteratura di tutti i tempi.
La madre di Cosetta, Fantine, cede la sua bambina di appena due anni a una famiglia di locandieri, i Thénardier, mandando loro soldi per provvedere al suo mantenimento. Ma i Thénardier sono una famiglia crudele e avida. Fin da piccola, Cosetta è costretta a lavorare come serva nella loro locanda, sopportando maltrattamenti e stenti.
Fantine, con l’aiuto di Jean Valjean, un uomo che, dopo 19 anni di prigione, decide di redimersi aiutando il prossimo, non smetterà mai di cercarla. Ma la donna si ammala prima di poter riabbracciare la figlia e si fa promettere sul letto di morte da Valjean di togliere la sua bambina ai Thénardier.
Cosetta passa le sue giornate aiutando nella locanda o lavorando a maglia. Guarda le due figlie dei Thénardier, trattate dolcemente dai genitori, giocare con bambole che lei non può toccare. Una sera, nella locanda, non esce più l'acqua dalla cisterna, e lei viene costretta, nonostante la sua paura del buio, a uscire per riempire un secchio alla fonte. Qui si manifestano tutte le sue paure, magistralmente impresse sulle pagine dal bravissimo illustratore Olivier Desvaux, ma a soccorrere la ragazzina appare un uomo, Jean Valjean, che la aiuta con il secchio.
Arrivati alla locanda e visto il modo in cui è trattata, Valjean la compra e la porta via da quella casa di maltrattamenti e fame. Cosetta prova subito affetto per la figura di quest'uomo che la salva dalla sua vita di miseria, e ci si aggrappa come a una figura paterna. I due andranno a vivere a Parigi, dove lui le insegnerà a leggere e scrivere e le darà serenità.
Orecchio Acerbo ci ha abituati non solo a leggere i suoi libri, ma anche a sfogliarli come fossero cataloghi d'arte, ammirando le varie tavole e cercando di cogliere le sfumature e il loro significato intrinseco.
Le magnifiche tavole di Olivier Desvaux superano le aspettative dei lettori e delle lettrici di Victor Hugo, riescono a catturare i personaggi, i luoghi ma ancora di più le atmosfere del romanzo, anche grazie all'uso raffinato del colore e della luce. Ciò si evince particolarmente nell’ultima immagine – piena di luce e colori – in cui Cosetta è finalmente serena, in contrapposizione con le precedenti, buie e oscure.
Se volete avvicinare le giovani menti a un'importante opera classica come I miserabili di Victor Hugo, questo è il libro giusto.
Buona lettura!
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