Quale può essere il potere sovversivo di un libro… e quanto forte può essere? E quello della musica, capace da sempre di evocare il bisogno di libertà?
Leggere Bye bye, Benny! (Feltrinelli) di Francesco Filippi consente ad adulti e ragazzi di rifletterci, mentre ci catapulta in un’Italia che non è mai riuscita a liberarsi del Fascismo e del suo potere censorio e repressivo, quello che limita l’accesso al web, controlla l’educazione e l’informazione e gestisce la quotidianità del singolo anche attraverso intercettazioni telefoniche di ogni tipo.
In una piccola città italiana è il 2024 e il fascismo è ancora al potere. Il web è strettamente controllato, e non si può accedere ai siti stranieri.
Nella realtà distopica e inquietante raccontata da Filippi, esplorare il web, viaggiare fuori dall’Italia, pensare e soprattutto provare emozioni ed esprimerle, agli italiani non è concesso. Ma i nostri giovani protagonisti decideranno comunque di andare a tutti i costi a Lione al festival rap scoperto grazie ad un buco della rete, e noi insieme a loro!
Italo e Giacomo hanno una passione smisurata per il rap, e sarà proprio grazie a questa che troveranno il coraggio di sfidare i sistemi di sicurezza che controllano il pensiero e le azioni di ogni italiano, per vivere una situazione del tutto nuova e a loro rigorosamente vietata.
Così la curiosità, la voglia di ribellione e anche di “amore” che alberga in ogni adolescente diventa la chiave di volta grazie alla quale i due amici pian piano si accorgono che la condizione sociale e politica nella quale vivono in Italia altro non è che una prigione a cielo aperto; una gabbia nemmeno troppo dorata che li esclude dal resto del mondo e li costringe ad essere soldatini obbedienti e solo apparentemente felici, come vuole il Regime che pensa ad ogni loro bisogno. Ogni aspetto della vita quotidiana è controllato e limitato dal Partito Fascista e il pensiero e il faccione del Duce pare siano l’unica cosa che possono immaginare oltre che imparare a memoria il giuramento… Ma si può vivere così per sempre?
In un mondo di adulti rassegnati e quasi lobotomizzati la scuola e gli incontri faranno la differenza: solo l’intelligenza umana che sfugge ad ogni controllo ossessivo può essere in grado di osare e di bucare la rete, di coprire una fuga, di scrivere un libro come atto di ribellione e resistenza per far sì che le giovani generazioni immaginino un mondo migliore e abbiano anche voglia di costruirlo.
Protagonisti “inconsapevoli” di questo libro sono quindi anche gli adulti che incrociano le vite dei ragazzi: ognuno con le proprie fissazioni e paure, ma anche con i propri sogni, come il genitore obbediente e paranoico, ma anche l’anziana professoressa sovversiva cacciata da scuola. Sarà lei infatti, sotto le sembianze di una tranquilla vecchietta che sfama piccioni, capace di leggere nello sguardo dei ragazzi la voglia di una vita vera e che diffonderà copie di un libro di storia “alternativo” utile per sognare un futuro diverso. Sarà sempre lei che consentirà loro di incontrare gente impegnata ad alimentare una faticosa Resistenza e quindi sostenere la loro avventura verso il festival rap a Lione.
Imparare ad osare, pensare, sognare, sarà infatti la conquista più importante per questi due adolescenti apparentemente impacciati a cui si affiancherà la curiosa e irriverente Sofia. Grazie a lei scopriranno che le ragazze hanno la stessa intelligenze e gli stessi diritti dei maschi, ma soprattutto che l’amore può avere mille sfaccettature: si faranno coraggio l’un l’altro, imparando ad accettare la loro fragilità oltre che il potere di cambiare il mondo sta nel non essere soli!
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