Incontra l'autrice
Maura Gancitano presenterà il suo libro "Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza" il 3 maggio alle ore 18.30 presso laFeltrinelli di Milano Duomo, il 16 maggio alle ore 18.00 presso laFeltrinelli di Napoli (Piazza dei Martiri) e il 24 maggio alle ore 18.00 al centro culturale San Gaetano di Padova.
Nel saggio Specchio delle mie brame. La prigione della Bellezza, Maura Gancitano, filosofa, scrittrice e fondatrice del progetto Tlon, parla del mito della bellezza, analizzando come nel corso dei secoli sia mutato il concetto di bello e come questo influenzi la vita delle donne e di tutti coloro che non rientrano in quello che ormai, grazie alla diffusione capillare della pubblicità, è diventato uno standard.
Come il sottotitolo dichiara esplicitamente, la bellezza è una prigione che non permette alle donne di vedere il proprio corpo in modo distaccato, senza sentire il peso dello sguardo altrui e senza la necessità di paragonarsi agli altri e alle molteplici foto di corpi perfetti e di visi sorridenti.
Gancitano illumina su numerosi paradossi: si è convinti di vivere liberi nella società e non ci si rende conto, invece, che il mito, o meglio, la gabbia della bellezza è più asfissiante e opprimente che mai. Le donne si sentono sempre più giudicate per il loro aspetto fisico, per i capelli e per i loro vestiti, ma il condizionamento è talmente forte che, persino quando non è presente, sono comunque vittime di quello sguardo a cui, sin da bambine, hanno imparato a sottostare. Hanno introiettato «quella che in neuropsicologia viene chiamata visione allocentrica del corpo».
Il corpo femminile è oggettificato e la sua bellezza e la sua prestanza fisica sono continuamente il perno su cui fare leva anche quando le pubblicità, o i vari media, cercano di trasmettere un messaggio positivo e rassicurante.
In questo libro Maura Gancitano racconta la storia di un mito antico quanto il mondo e ci fa vedere come le scoperte della filosofia, dell'antropologia, della psicologia sociale e della scienza dei dati possano distruggere un'illusione che ci impedisce ancora di ascoltare e seguire i nostri autentici desideri e di vivere liberamente i nostri corpi.
Dire «sei bella cosí come sei» e ribadire che ogni donna è bella a modo suo, non migliora il rapporto con se stesse, anche perché cosí si associa comunque il valore personale alla bellezza che si rappresenta
Oggi, in un’epoca in cui il merito e la competenza dovrebbero prevalere, in cui si anela a una società paritaria, anche quando una donna dice qualcosa di valido e interessante, ci sarà sempre qualcuno – e non raramente una donna stessa – a criticare come è vestita o come è truccata.
Come spiega Gancitano, il problema è che le donne per prime sono cresciute, si sono adeguate e plasmate al sistema che adesso cercano di sovvertire. Lo specchio delle mie brame non ha paura di mostrare come questo genere di pensiero, o meglio di pregiudizio, abbia fatto parte anche di lei, quando per esempio si è domandata cosa Emily Ratajkowski avesse da dire sul mito della bellezza.
Cosa aveva da dire sul proprio corpo una delle donne più belle e desiderate al mondo? Cosa ne sapeva lei del mito della bellezza? Al contrario, Ratajkowski mi ha permesso di guardare le cose dalla prospettiva di una persona nata con il corpo giusto per gli standard correnti, e che per questo non ha avuto una vita felice. Cosa significa, infatti, avere un corpo che cosí tante persone giudicano desiderabile e su cui vogliono avere potere?
Maura Gancitano però non si ferma a questa analisi, parla anche di invecchiamento, di come le donne e la comunità vivano la menopausa, vedendoli ancora come dei tabù, come argomenti che è meglio non affrontare con realismo e criticità.
In quelli che sono i momenti più toccanti e delicati di tutto il saggio, Gancitano si mette a nudo, regalandoci momenti di fragilità ed emotività, parlando della percezione che lei stessa ha del suo corpo e delle difficoltà che sua figlia, di undici anni, sta affrontando perché è in sovrappeso e ha un fisico non conforme allo standard.
L’intelligenza, la sensibilità, l’unicità cosí evidente di mia figlia non contano, perché quando entra in una stanza o si ritrova con un gruppo di coetanee, il suo corpo è già sotto giudizio
La potenza e la bellezza di Lo specchio delle mie brame risiedono nelle testimonianze stesse dell’autrice, parole che danno forza al suo discorso e lo rendono vero, dimostrando come la prigione della bellezza sia davvero la condizione quotidiana di tutte le donne e non solo.
È dunque fondamentale che anche gli uomini partecipino e non vedano il problema della bellezza come qualcosa che riguarda solo le donne. Il mito della bellezza è un sistema che coinvolge tutti: una questione di classe, di etnia e di controllo sui corpi non conformi
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I libri di Maura Gancitano
Di
| HarperCollins Italia, 2021Di
| HarperCollins Italia, 2019Di
| Tlon, 2018Di
| Tlon, 2017Di
| Mondadori, 2021Di
| Tlon, 2016Di
| Armando Siciliano Editore, 2007Conosci l'autrice
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