Potatura facile di Matteo Cereda e Pietro Isolan

Se state leggendo questa recensione di Potatura facile (Gribaudo) non siete proprio neofiti, vero? Perché l’arte della potatura prelude già una certa conoscenza del mondo vegetale, della coltivazione di arbusti e alberi, nozioni di base acquisite insomma.
Ma un conto è far crescere in salute una pianta, altra cosa è poi riuscire a governarla, indirizzarla, farla diventare, nella forma e nella sostanza, ciò che vogliamo.
Non siamo così esperti? Niente paura, ci viene in aiuto chi sa spiegare con semplicità e, attraverso casi pratici che chiariscono cosa fare in una serie di situazioni comuni, ci fa divertire e capire che l’importante è non darsi mai per vinti, ma sperimentare, riprovare e ritentare.
In sintesi, il pollice verde è questo, la costanza.

Da qualche decina di anni l’orticoltura, il giardinaggio, la coltivazione di piccoli arbusti ma anche di alberi più importanti e da frutto (e non parliamo solo di ettari di terreno ma anche di terrazze e perfino balconi) ha visto crescere notevolmente il numero di appassionati e la nascita prima di siti e blog, poi di pagine social, app, canali youtube dedicati, ha diffuso le conoscenze esponenzialmente. Lo stesso Matteo Cereda è autore delle pagine di Orto da coltivare, un sito ricchissimo di consigli e informazioni e tiene un blog per Il Fatto Quotidiano, mentre Pietro Isolan, che con lui ha realizzato anche un corso video sulla potatura, è specializzato in turismo rurale e nella sua divulgazione e modello di business.

Tutti i fondamenti che ruotano attorno alla coltivazione delle piante (che siano d’appartamento o da frutta, da orto o da giardino) sono da sempre stati accompagnati un’idea di “rudimenti per iniziati” o almeno per i soli addetti ai lavori.
Alcuni aspetti della coltivazione – come ricordano anche gli autori - sono strettamente legati alla tradizione orale del mondo contadino e ciò che era conoscenza, cultura condivisa dai più, sembrava destinata a diventare nozione per una sempre più ristretta cerchia di persone.
Merito dunque dei divulgatori più attenti l’aver ripreso quelle nozioni per portarle, con i nuovi strumenti della comunicazione, a tutti.

«Oggi stiamo perdendo questo passaparola generazionale, in compenso abbiamo accesso a una mole incredibile di informazioni, tra libri, siti web e video tutorial - scrivono Cereda e Isolan - capita però che questa abbondanza di fonti generi anche un po’ di confusione». Per rendere più fruibili e soprattutto in qualche modo “organizzate” le lezioni di potatura, lo strumento più agevole resta il manuale cartaceo.

Scopo dichiarato del volume è proprio supportare chi si trova a dover svolgere queste attività, ruolo che in passato ricoprivano i contadini più anziani.
Avete un piccolo frutteto da gestire? Due meli o ulivi in giardino, o avete piantato il seme di un albicocco che ora è cresciuto meravigliosamente in vaso? Le regole sono sempre le stesse e questo libro fa per voi.

Il senso della potatura è descritto in questi semplici punti riassunti nel manuale:

• Regolare la produzione (quantità, qualità, pezzatura)
• Avere un raccolto costante negli anni
• Contenere forma e altezza dell’albero
• Far arrivare aria e luce in tutte le parti della chioma
• Prolungare la vita produttiva della pianta

Da qui si parte come nel racconto di un’avventura, divertente, appassionante, capitolo dopo capitolo, scoprendo tutti i segreti di questa straordinaria tecnica.
Quando potare per ogni singola varietà e in base alla zona geografica, come potare in funzione del risultato che si vuole ottenere, perché eliminare un ramo anziché un altro, come tagliare per non danneggiare la pianta, l’arte meravigliosa dell’innesto, quali attrezzi utilizzare… tantissime informazioni pratiche e una serie di schede finali sulle principali piante da frutto molto utili: dal kiwi al fico, dal pero alla vite tutti i segreti per una potatura che porti i massimi risultati anche in termini di raccolto.
La potatura come filosofia di vita? In qualche modo sì, come strumento di conoscenza della natura e quindi del senso stesso dell’esistenza.

«La natura, quando è trattata con intelligenza e sensibilità, può fare miracoli» scriveva Paolo Pejrone, uno dei massimi architetti di giardini italiani, nel suo In giardino non si è mai soli.