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Crisalide di Anna Metcalfe

Esistono vari modi di reagire al dolore: negli ultimi anni i cosiddetti sad hot girl books (quelli che spopolavano qualche anno fa su Tik Tok, per intenderci) ce ne hanno mostrati molti, e di recente la giornalista e traduttrice Sara Marzullo li ha addirittura teorizzati nel suo saggio Sad girl - La ragazza come teoria, pubblicato per 66thand2nd.

C’è chi vorrebbe riempirsi di psicofarmaci e dormire per un anno intero, chi si infila in relazioni tossiche da cui non riesce più a uscire, chi sviluppa problemi con il cibo, chi cerca rifugio nell’alcool e nelle droghe. E poi c’è chi vorrebbe solo rimanere immobile per sempre, scomparire dal mondo e mostrarsi unicamente attraverso i social.

È questo l’intento della protagonista senza nome di Crisalide, il romanzo d’esordio di Anna Metcalfe, (già nota per la sua raccolta di racconti Blind Water Pass, selezionata al SundayTimes Short Story Award, e per essere stata nominata dalla rivista Granta fra i venti migliori giovani scrittori britannici nel 2023) pubblicato da NNE nella serie Le fuggitive, e tradotto da Alda Arduini.

Crisalide
Crisalide Di Anna Metcalfe;

Una donna decide di tagliare tutti i ponti con l'esterno. Si allena intensamente, diventa forte e potente, e a poco a poco scompare dal mondo: si mostra solo attraverso i social, con video silenziosi che in breve tempo diventano virali e che ispirano i suoi follower a sparire a loro volta. Tre persone che l'hanno conosciuta e amata senza capirla raccontano la sua storia.

La sua storia non viene raccontata direttamente da lei, ma da tre persone che l’hanno conosciuta forse senza riuscire a capirla davvero: Elliot, che la incontra in palestra quando lei si allena non per essere magra, ma per diventare sempre più forte;  la madre Bella, che racconta della sua infanzia difficile, in cui veniva bullizzata dai compagni ed era scossa da continui tremori causati dagli attacchi di panico; e la sua coinquilina Susie, che la supporta e la ospita quando finalmente riesce a lasciare l’ex fidanzato manipolatore, Paul.

Come accadeva già in Atti di sottomissione di Megan Nolan la violenza degli uomini nei confronti delle donne non viene rappresentata come un fatto puramente fisico, ma soprattutto psicologico, e proprio per questo molto più difficile da riconoscere.  

Parecchie volte mi ha ripetuto che non era mai stato violento, e con questo intendeva che non le dava dei pugni, non la spintonava e non la prendeva a calci. Non le strappava i capelli, non spaccava le sue cose. Non le toglieva i soldi. Non era aggressivo sessualmente. Si era documentata sulle violenze domestiche e aveva l’impressione che il suo caso non fosse poi così grave.

Esistono tanti modi di reagire al dolore, ma quello che accomuna tutti i personaggi di questo libro è la solitudine, che sia cercata come quella della protagonista, o subita, come quella di Elliot, Bella e Susie, che per contrastare questo sentimento si rifugiano nel lavoro in un modo quasi ossessivo, tralasciando tutto il resto.

Lavoravo tanto. Tornavo a casa dall’ufficio e sentivo, tutti i giorni, che era così che sarebbe sempre stato: lavoro e casa, l’appartamento vuoto e poi l’evento che avrebbe messo fine a tutto quanto, un incidente, una caduta, e morire sola in una zona pranzo open-space con finestre ardite.

Nelle influenze del libro, a cominciare dalla struttura tripartita, è facile notare la grande ispirazione (o, come la definisce l’autrice stessa “atto di adorazione”) che Anna Metcalfe trae dal romanzo della scrittrice coreana Hang Kang, La vegetariana, uscito nel 2016, in cui in seguito a un sogno raccapricciante una comunissima casalinga decide di abolire la carne dalla sua vita, fino a trasformarsi lei stessa in un vegetale.  

Come nel romanzo di Hang Kang, anche qui assistiamo a un atto di privazione per sottrarsi a un mondo troppo rumoroso, troppo caotico, troppo vivo. Se sia un gesto necessario di autoconservazione, o al contrario di estremo egoismo, sta solo a noi decretarlo.

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Conosci l'autrice

Anna Metcalfe vive a Londra e insegna Scrittura creativa alla University of Birmingham. La sua raccolta di racconti Blind Water Pass (2016) è stata selezionata al SundayTimes Short Story Award, e nel 2023 l’autrice è stata nominata dalla rivista Granta tra i venti migliori giovani scrittori britannici. Crisalide è il suo debutto nella narrativa.

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