Cloud Cuckoo Land di Anthony Doerr

Così, si apre questo nuovo romanzo di Anthony Doerr, premio Pulitzer nel 2015 con All the light we cannot see (Tutta la luce che non vediamo), con una dedica ai bibliotecari, custodi in ogni tempo dei libri, del sapere che contengono ma anche e soprattutto delle storie che raccontano e che sono il cuore profondo e pulsante dell'umanità e che ci sono, anche, di consolazione nei momenti più difficili.

Un manoscritto perduto, La città tra le nuvole, che Antonio Diogene scrive per allietare la nipotina malata, è il filo conduttore del racconto di Doerr che si dipana nel tempo e nello spazio attraverso le vite di cinque giovani protagonisti, tutti accomunati dal desiderio di avere risposte e da vite difficili.

Konstance, la prima in ordine di apparizione, viaggia su una navetta spaziale insieme a una spedizione terrestre diretta verso un pianeta (nuovamente) abitabile dopo il collasso ecologico della Terra: sola, dopo un’epidemia che ha risparmiato solamente lei, resta in compagnia dell’intelligenza artificiale di bordo e della sterminata biblioteca che contiene e che include la memoria di tutta la conoscenza umana.

Zeno è figlio di un immigrato greco che alla fine degli anni quaranta, dopo la morte della moglie, si trasferisce a Lakeport, in Idaho. Gli inverni sono rigidissimi, il padre lavora duramente e Zeno, minuto e solo, cerca rifugio nella biblioteca vicino a casa. Quando il padre morirà da eroe in Corea, si sente un naufrago perso tra persone che non lo comprendono e qualche anno dopo decide di arruolarsi per il Vietnam.

Anna, orfana, vive con la sorella Marianella a casa di Kalafathes, mercante di stoffe e di ricami; non sono che serve, costrette al ricamo e alla preghiera dall’alba al tramonto. Siamo a Bisanzio, a pochi giorni dalla sua caduta per mano dell’impero ottomano. Intelligente, riottosa alle costrizioni, ruba del vino dalla cantina di Kalafathes per pagare un vecchio precettore e farsi insegnare l’alfabeto.

Omeir nasce tra le montagne aspre dei Balcani la stessa notte in cui muore suo padre. Ha il labbro leporino, è considerato uno spirito maligno e quando la madre e il nonno decidono di non abbandonarlo dovranno lasciare il loro villaggio. Il nonno insegna ad Omeir a non avere timore di sé stesso, gli racconta delle storie e delle leggende del loro popolo, gli mostra il linguaggio della terra. Quando verranno gli ottomani a requisire armenti e uomini diretti alla conquista di Bisanzio, Omeir sarà costretto a partire con loro.

Ancora a Lakeport, Seymour è un giovane adolescente con disturbi del comportamento e un grande amore per la natura e i gufi. Anche per lui, come per Zeno, la biblioteca è il rifugio silenzioso di cui ha bisogno quando il rumore intorno lo frastorna e quando sua madre, occupata in più lavori per tirare avanti, lo lascia da solo.

Con un meccanismo perfetto, Doerr incrocia queste esistenze, proiettandoci in una storia potentemente immaginifica, letteralmente meravigliosa. Che parla sì di libri ma soprattutto del potere dell’amore, comunque questo si manifesti. Una di quelle storie che sono profondamente convinta ci servano sempre e ancora, per poterci spingere oltre il confine del quotidiano, oltre i limiti delle nostre paure. Per potere ancora, in una sola parola, sognare.

Qui l'edizione in lingua italiana e un' altra recensione pubblicata su Maremosso.